Il gioco online non potrebbe esistere se tra il XX e il XXI secolo il settore delle telecomunicazioni non fosse cresciuto a dismisura. Ad occuparsi dello sviluppo di questa specifica branca del vasto campo tecnologico sono stati anche finanziatori dalle ingenti possibilità economiche, su tutti il messicano Carlos Slim Helú. Attività bancarie, monopolio del petrolio, investimenti immobiliari: l’impero di Helú ha cambiato la storia del Messico e non solo, rendendolo uno degli uomini più ricchi della storia con un patrimonio da 90 miliardi di dollari.
Nato da emigrati libanesi giunti in Messico nel lontano 1902, Carlos Slim Helú si è laureato in ingegneria civile prima di iniziare a lavorare con alcune delle più importanti multinazionali del mondo e arrivare a fondare il Grupo Carso. Costruzioni, stampa, miniere, immobili, compagnie aeree: Slim aveva le mani in pasta dappertutto, soprattutto nel campo delle telecomunicazioni. Nel 1977, all’età di 37 anni, ha acquisito per un milione di dollari il 60% di Galas de México, una piccola stampante di etichette di pacchetti di sigarette, mentre qualche anno più tardi ha fondato Grupo Galas per occuparsi sempre di più di edilizia e tabacco. Lo scopo dell’imprenditore era evidente: ramificare la propria potenza economica diversificandola in quanti più settori possibili. Sul finire del secondo millennio Slim si è assicurato anche delle azioni di Apple e ha fatto sua Prodigy, un fornitore internet in America, ingigantendola per poi stringere rapporti con Microsoft. Nel 2008, invece, ecco che Slim mise le mani anche sull’editoria acquistando azioni del New York Times. In America Latina si è attestato facilmente come il re delle telecomunicazioni, in quanto detiene il controllo delle società più prestigiose del settore: Telmex, Telcel, e América Móvil.
Slim ha sempre avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto al momento giusto: anche il boom di Internet ha contribuito ad alimentare la sua già vasta ricchezza. Indirettamente, il suo impero ha favorito enormemente lo sviluppo del casinò online in tutte le Americhe. La storia delle sale da gioco parla di figure che hanno lasciato il segno in maniera evidente soprattutto in relazione allo sviluppo delle slot machine, come nel caso di Johann Graf e di Teddy Sagi, ma pur senza interessarsi nello specifico all’intrattenimento, Slim ne ha accelerato sensibilmente la crescita. Mai pago, nel 2011 i suoi interessi si erano spinti anche in direzione della Formula 1, ma in questo caso nessuno è stato disposto a cedere di fronte alla sua offerta. Piuttosto, gli è andata meglio con il calcio, diventando azionista di maggioranza del Real Oviedo in Spagna e del Club León e del Club de Fútbol Pachuca in Messico.
Carlos Slim è stato legato per oltre 30 anni a Soumaya Domit, scomparsa nel 1999 e alla quale l’ex marito ha dedicato un intero museo pieno zeppo di opere d’arte. Tre dei suoi figli ricoprono posizioni di spicco nelle società di famiglia. Slim non lavora più da solo da parecchio tempo, ormai, complici condizioni di salute precarie. Curiosamente, nonostante i molteplici impegni e l’enorme mole di quadri aziendali da tenere sotto osservazione, Slim non utilizza un pc nei suoi uffici, ma registra tutto in appositi quaderni di carta. Proprio come si faceva una volta.
Come intuibile, Slim è molto tradizionalista e legato alle sue abitudini, ancorato ai valori della propria famiglia. Non a caso è un uomo molto religioso e ha abitato nella stessa casa per più di 40 anni. E dire che le sue imprese immobiliari sono di quelle che vanno per la maggiore, soprattutto in Messico, dove possiede anche centri commerciali e negozi. Numerosi gli investimenti milionari anche in torri ed edifici di New York. Nel 2014 ha inoltre inaugurato Inbursa Aquarium, l’acquario più imponente di tutta l’America Latina. Slim possiede anche residenze di antiche famiglie storiche, che a volte riesce a rivendere a cifre molto più elevate di quelle sborsate per l’acquisto.
Sebbene non abbia mai incontrato grandi nemici negli affari, Slim è stato però oggetto di molte critiche mediatiche, specialmente per quanto concerne il controllo delle telecomunicazioni. I giornali messicani sono arrivati a coniare il termine "Slimlandia" per indicare ironicamente il loro stesso Paese, dove quasi tutte le attività economiche esistenti sono riconducibili in qualche modo a Slim. La sua presenza ingombrante frenerebbe così lo sviluppo delle società minori, comportando paradossalmente una crisi nel mondo del lavoro. Slim, però, non ha mai tenuto troppo conto delle osservazioni che arrivavano dall’esterno, spiegando a chiare lettere che il mercato azionario è altalenante e che non può precludersi di approfittare di un’occasione per uno scrupolo su come verrà ricordato dalla sua gente.