Non tutti coloro che si ritrovano a lavorare nell’ambito del casinò sognavano da sempre di avere a che fare con il mondo del gioco. Molti imprenditori si sono formati per anni in altri settori prima di interessarsi alle dinamiche amministrative del tavolo verde. Un esempio calzante in tal senso è rappresentato da Dennis Ang Uy, uomo d’affari filippino, noto per essere soprattutto il fondatore di Udenna Corporation, dapprima attiva nel campo petrolifero per poi espandersi anche in quello immobiliare e delle telecomunicazioni.
Dennis Uy è originario di Davao City, dove anni prima si stabilirono i suoi nonni per proseguire la loro attività mercantile. Anche i genitori di Dennis erano dei commercianti. Lo spirito imprenditoriale si manifestò in Dennis già ai tempi della scuola, quando tra una partita di basket e l’altra vendeva gadget a tema ai suoi compagni di classe. Una volta diventato più grande, Uy ha intrapreso gli studi alla De La Salle University di Manila per costruirsi un futuro in borsa, abbandonando l’iniziale proposito di diventare un avvocato, tanto da fingere di avere lacune di memoria pur di evitare la carriera legale. Dennis non ci ha messo molto prima di cominciare a dare una mano negli affari di famiglia, che si erano allargati sempre più comprendendo miniere, supermercati e concessionarie di automobili. Uy arrivò a gestire anche sette aziende simultaneamente, prima di mettersi in proprio. Già ai tempi del college aprì così Dencio's Kamayan, un’attività legata al barbecue, che avrebbe poi ceduto alla sorella dopo aver creato ben otto punti vendita, così da potersi dedicare ad altri settori ambiziosi. L’editoria gli andò male, mentre l'industria petrolifera ripagò i suoi sforzi. Senza mai chiedere aiuto ai genitori e attingendo puntualmente dai propri guadagni, nel 2002 Uy fondò insieme alla moglie Udenna Corporation, una holding deputata poi ad amministrare tutti i suoi interessi commerciali. Nello stesso anno nacque anche la Phoenix Petroleum, che nel giro di un solo lustro divenne la prima società con sede a Davao City ad entrare nel mercato azionario. Uy ha fondato anche Chelsea Logistics Holdings Corp., coinvolta nel settore delle spedizioni, e una compagnia di traghetti.
Nel tempo Udenna si è ingrandita sempre di più, fino ad assicurarsi nel 2016 l’autorizzazione per sviluppare un casinò resort nei pressi dell’aeroporto internazionale di Mactan-Cebu, sempre nelle Filippine. Apparentemente, un bel contributo per il settore del gioco che in Asia aveva trovato terreno fertile solo grazie alle imprese di Lui Che Woo in Cina e di Lim Kok Thay a Singapore. In quegli anni Udenna entrò anche nell'industria del gas di petrolio liquefatto e acquisì Enderun Colleges. In seguito Udenna partecipò anche al consorzio divenuto da lì a breve il terzo più grande fornitore di telecomunicazioni nelle Filippine. Il patrimonio di Dennis Uy si è ingigantito così di colpo, ma nel suo impero il casinò è sempre rimasto in una zona d’ombra. Le sue sale da gioco, infatti, non hanno incontrato la fortuna sperata. Di recente il magnate Enrique Razon si è dunque fatto avanti per risollevare le imprese di Uy in perdita, individuate principalmente nei casinò di Cebu e Clark.
Dennis Uy è anche un diplomatico e dal 2011 è console onorario in Kazakistan. I suoi incarichi consistono nello sviluppare legami politici tra le Filippine e l’Asia centrale. La sua passione per il basket non è scemata dopo essere diventato un imprenditore a tutti gli effetti: la Phoenix Petroleum possiede anche un franchising nella lega filippina di pallacanestro e Uy capeggia il consiglio di amministrazione della Phoenix Super LPG Fuel Masters. Dall’estate del 2016 è consigliere presidenziale per lo sport nelle isole. Sposato con Cherylyn Chiong, ha tre figli e coltiva una forte amicizia con l'ex presidente filippino Rodrigo Duterte, che naturalmente gli è tornata sempre molto utile negli affari. La personalità di Uy non è mai stata eccentrica e anche a livello mediatico l’uomo ha sempre cercato di mantenere un profilo basso. Sin dall’inizio della sua carriera, però, il suo marchio era destinato a rimanere inconfondibile: “Udenna”, infatti, non è altro che un acronimo composto dalle prime lettere del cognome e dei due nomi del fondatore; la “U” deriva da “Uy”, “Denn” da “Dennis” e “A” da “Ang”.