Gabe Logan Newell, noto nel mondo degli affari anche come “Gaben”, è uno degli americani più ricchi del mondo. Il suo patrimonio si aggira intorno ai 4 miliardi di dollari ed è legato principalmente alle attività della Valve Corporation, azienda sviluppatrice di videogiochi di cui è co-fondatore e presidente. L’operato di Newell è stato fondamentale per la diffusione del gioco virtuale: dopo aver frequentato l'Università di Harvard, negli anni '80 Gabe iniziò a lavorare direttamente con Microsoft, contribuendo al lancio di Windows. Insieme a Mike Harrington ha poi fondato la Valve Corporation, concentrandosi nel settore videoludico.
L’ascesa di Gabe Newell è partita dalla sua collaborazione con Microsoft, durata ben 13 anni. Una volta messi da parte fondi importanti, Newell cominciò ad occuparsi dello sviluppo di videogiochi per console e soprattutto per pc, dando vita a numerosi titoli di successo che ancora oggi sono molto gettonati tra gli appassionati. Con la fondazione della Valve Corporation la vita di Gabe è inevitabilmente cambiata, ma il vero passo in avanti fu rappresentato dal progetto Steam. Dopo essere divenuto una figura di riferimento imprescindibile nel campo dei videogame, Newell non si è mai fatto problemi ad entrare in conflitto con i colossi che dominavano il mercato: non solo la Sony, per la quale ha prodotto diversi titoli, ma anche la stessa Microsoft, puntando ogni volta il dito sugli errori che le grandi aziende commettevano quando non riuscivano ad andare incontro alle reali esigenze dell’utente finale. Curiosamente, nonostante l’avvento del casinò online abbia rivoluzionato l’intero comparto dell’intrattenimento dai primi anni 2000 in avanti, Newell non si è mai interessato nello specifico a questa branca del gioco virtuale, continuando a lavorare solo ed esclusivamente con i videogame propriamente detti. D’altro canto, i Paesi in cui si gioca di più al casinò sono per la maggior parte europei e dalle parti di Gabe il business non ha mai attecchito più di tanto. Tuttavia, nel tempo il suo nome è stato destinato a balzare agli onori delle cronache a causa di un presunto legame tra un videogioco della Valve e il mondo del gambling.
Nel 2016 Valve Software fu colta da un fulmine a ciel sereno: il titolo Counter-Strike Global Offensive, sparatutto di successo, sembrava promuovere e incentivare indirettamente il gioco d'azzardo. Alcuni elementi presenti nel videogame, infatti, potevano essere tramutati in vere e proprie fiches da spendere nei casinò digitali. Il problema non consisteva semplicemente nella mancata ufficializzazione di una partnership con i portali di categoria; ben più grave era il fatto che attraverso il videogioco i minorenni avrebbero potuto raggirare le più note limitazioni imposte dal gioco d’azzardo e usufruire di servizi normalmente non consentiti. Per certi versi, Newell stava alimentando il gambling senza nemmeno occuparsene, un po’ come fece l’imprenditore messicano Carlos Slim Helú, gigante delle telecomunicazioni. Il volume d'affari prodotto dai portali di gambling grazie a questa piccola falla superò i 2 miliardi di dollari e Valve fu accusata di aver favorito il gambling, traendone peraltro profitto attraverso Steam. Come se non bastasse, intorno agli esiti delle battaglie videoludiche sorse un curioso giro di scommesse clandestine, senza alcun controllo di sorta. Nonostante Valve Corporation si fosse mossa direttamente per chiedere a questi siti di gambling di porre fine a questo tipo di attività, dopo un anno soltanto la metà di essi aveva accontentato l’azienda, mentre altri portali simili iniziarono a spuntare qua e là sul web per approfittare della situazione. Dopo un paio di anni durante i quali ha sempre negato ogni coinvolgimento nel gambling, Valve ha provveduto a modificare il sistema degli scambi su Steam.
Il caso scoppiato nel 2016 non ha inficiato più di tanto la reputazione di Newell, che ha continuato a lavorare tranquillamente nell’ambito dei videogiochi, rivoluzionando sempre di più il mercato di settore. Persino il suo matrimonio è stato influenzato dall’amore per il suo lavoro. Newell si è sposato nello stesso giorno in cui aveva fondato Valve e la nascita del figlio ha fornito paradossalmente lo spunto per il nemico finale di uno dei suoi più famosi videogiochi, in quanto riteneva che il parto fosse quanto di più spaventoso potesse esserci nella vita. Nemmeno i problemi di salute che hanno interessato la vista hanno fermato la sua corsa verso il successo. Inizialmente molto più severo e riservato, nel tempo Newell è arrivato a modellare il suo stesso carattere in risposta all’affetto dilagante dei gamer, che ancora oggi non perdono occasione per abbracciarlo negli eventi pubblici. Nato in Colorado e cresciuto in California, di recente Newell ha presentato richiesta per un permesso di soggiorno in Nuova Zelanda.