Da anni i provider di slot machine imperversano sulle piattaforme di gioco. Una delle società più note è evidentemente Play’n GO, diventata grande anche grazie alla guida di Johan Törnqvist, CEO e co-fondatore. Creato nel 2005 in Svezia, il fornitore si è affermato ben presto nel settore del casinò, divenendone di fatto un pioniere, dando vita a molte delle intuizioni che sono state poi riprese da altri nello sviluppo del gioco in rete.
Le continue mutazioni della regolamentazione europea non sono certo venute incontro al lavoro di chi, come Johan Törnqvist, si è dato da fare anche per promuovere il gioco oltre i confini continentali. Suo è infatti il merito di aver fatto ottenere a Play’n GO licenze negli Stati Uniti: una vera utopia fino a 15 anni fa, mentre oggi il Michigan si presenta come uno dei mercati di gioco online più prolifici in assoluto. L’ingresso negli Stati Uniti è stato dunque un passo avanti fondamentale per un’azienda che da sempre ha manifestato una mentalità globale, vantando una presenza in più di 25 giurisdizioni regolamentate. Ormai sono gli stessi utenti a richiedere le slot di Play’n GO in più Paesi, ma a detta di Johan non esisterebbe nemmeno una formula magica, un segreto del successo dell’azienda. La filosofia del lavoro del suo gruppo è quella di pensare a lungo termine. In quanto leader di mercato in Europa, Play’n GO si è dovuta adattare man mano che le giurisdizioni intraprendevano i propri percorsi normativi e le varie normative continuano a cambiare continuamente, premiando di fatto quei pochi fornitori che riuscivano a tenere il passo. Ora che lo stesso processo normativo è in corso nelle Americhe, la società svedese si ritrova già avvantaggiata su molte altre concorrenti.
Un’azienda progressista, che ha tirato fuori il meglio di sé anche durante la pandemia, riuscendo ad evitare il rallentamento del proprio sviluppo. Play’n GO non vuole fermarsi e Johan Törnqvist è categorico, come traspare dalle sue interviste: bisogna credere a dove si vuole arrivare, ma soprattutto non bisogna smettere mai di cercare nuovi, grandi talenti. Questa è d’altro canto la direzione che sta prendendo il mercato dei giochi da casinò online. L’offerta deve essere convincente a livello globale e a maggior ragione espandersi negli Stati Uniti era d’obbligo. Gli ultimi anni sono stati probabilmente i più importanti dell’intera storia di Play'n GO. Per Törnqvist non è più sufficiente che i fornitori deferiscano all'operatore tutte le responsabilità per la sicurezza dei giocatori, ma vuole essere lui stesso a creare un ponte diretto con l’utenza. Una scelta a tratti curiosa per un provider il cui portafoglio conta già più di 300 titoli, alcuni dei quali particolarmente famosi come Book of Dead. Dopotutto, è la società a realizzare il prodotto finito, che mira al divertimento e all’intrattenimento, anche quando magari altre strade si sarebbero rivelate più redditizie.
Play'n GO ha sempre voluto mettere al primo posto gli interessi dei giocatori e la sostenibilità del settore. Johan Törnqvist ha dichiarato che, se dipendesse da lui, rifarebbe sempre le stesse scelte, anche a livello strategico. Di recente, ad esempio, ha parlato del motivo per cui Play'n GO non sviluppa i cosiddetti giochi "Bonus Buy", in cui i giocatori possono accedere ai round bonus a loro piacimento, pagando un importo maggiorato nelle loro scommesse. Nonostante alla società non manchi alcuno strumento per farlo, percorrere questa strada significherebbe tradire la propria natura. Secondo il CEO alcune meccaniche di gioco sono da considerarsi persino aggressive e non valorizzerebbero l’aspetto prettamente ludico. Play'n GO ha a cuore l’utenza più della concorrenza con i propri competitor, insomma. Come se non bastasse, le autorità di regolamentazione di tutto il mondo sono sempre più interessate alle regole relative a bonus, free spin, limiti massimi di puntata e quant’altro. Play’n GO gode già di alcuni dei migliori giochi da casinò online, per cui i requisiti per stabilire nuovi standard senza correre rischi ci sono tutti. Il team di sviluppo della società svedese è composto da almeno 650 professionisti e tutti sanno che la fidelizzazione è importante. In America gli altri fornitori si producono in una sorta di caccia al cliente, mentre Törnqvist ha sempre voluto puntare in primis alla qualità. A detta del CEO, “il contenuto è lo strumento di conservazione più forte che ci sia”. Con queste premesse, il futuro di Play'n GO potrebbe rivelarsi davvero roseo: i contenuti della società potrebbero essere ben presto apprezzati negli Stati Uniti così come lo sono già nei mercati regolamentati di tutto il mondo. Eppure, Törnqvist si sente ancora come se avesse appena iniziato.