Il backgammon è un gioco da tavolo piuttosto particolare, in cui si deve provare a rimuovere per primi tutte le proprie pedine dal campo di gioco, proteggendosi al tempo stesso dalle incursioni dell’avversario. Il backgammon richiede dunque una notevole componente strategica rispetto alle più comuni attrazioni da sala come i giochi di carte. Pare che il gioco sia nato in Iran o in Iraq quasi 5.000 anni fa. Cosa significa “backgammon”? A quanto pare il nome è legato ai termini sassoni “baec” (cioè "dietro" o "ritorno") e “gamen” (“gioco”), in quanto in origine si iniziava una partita quando le pedine erano ancora fuori dal campo di gioco, per poi farle tornare indietro alla casa e infine di nuovo fuori della tavola.
Il backgammon si gioca in due utilizzando una tavola specifica sulla quale sono raffigurati ben 24 triangoli, conosciuti come “punte”. I triangoli a colori alterni sono raccolti in 4 quadranti, ognuno da 6 punti. I quadranti sono suddivisi in una tavola interna (casa) e in una esterna (outer board), divise da un “bar”. Le punte sono numerate per ogni partecipante, partendo dalla propria tavola interna. Il punto più lontano è il 24, che per l’altro giocatore corrisponde però alla punta 1. Ognuno possiede 15 pedine dello stesso colore: la posizione iniziale nel backgammon vede 2 pedine su ogni punto 24, altre 5 pedine su ogni punto 13, altre 3 su ogni punto 8 e infine altre 5 su ogni punto 6. Per compiere le varie mosse si utilizzano 2 dadi. Per certi versa, la struttura del backgammon è paragonabile a quella della famosa roulette francese, perché a differenza di molti altri giochi richiede del materiale caratteristico. Sarebbe peraltro erroneo chiedersi come si contano i punti a backgammon, perché non è previsto un vero e proprio sistema di score: lo scopo dei giocatori è infatti quello di portare tutte le pedine nella propria tavola interna e poi riportarle nuovamente fuori. A inizio partita si lancia un dado e il partecipante che consegue il punteggio più alto è il primo ad agire lanciando la propria coppia di dadi. I numeri ottenuti comunicano di quanti punti possono essere spostate le pedine, rigorosamente solo in avanti.
Ogni pedina può muoversi solo su una punta aperta, che non sia già stata occupata dall’altro giocatore. I numeri sui 2 dadi indicano 2 mosse distinte. Se si ottengono ad esempio un 4 e un 2, si sposta una pedina di 4 spazi ed un’altra di 2 spazi, oppure si sposta una sola pedina di 6 spazi, a patto che i punti intermedi siano liberi. Se dal lancio dei dadi si ottengono 2 numeri uguali, si muove il doppio delle mosse. Un punto occupato viene detto “blot” e quando vi capita sopra una pedina avversaria questa viene mangiata e posizionata sul bar. Stando alle regole del backgammon, se un giocatore si ritrova con almeno una pedina sul bar è tenuto a farla rientrare sulla tavola interna dello sfidante, prelevandola e collocandola su una punta aperta, il cui numero deve corrispondere a quello comunicato da uno dei dadi lanciati. Se però non c’è nessun punto si perde il proprio turno. Quando tutte le pedine sono rientrate, è consentito muovere gli altri numeri non utilizzati con qualsiasi pedina.
Dopo che tutte le sue 15 pedine si trovano nella tavola interna, il giocatore deve portarle fuori cercando di ottenere con il dado un numero corrispondente al punto dove si trova la pedina da rimuovere. Se ad esempio si tira un 5, si può portare fuori la pedina posizionata sul 5. Se nessuna pedina è associata al numero uscito, bisogna muovere la pedina che si trova su un punto corrispondente ad un numero più elevato. Nel caso in cui non sia possibile agire nemmeno in tal senso, si dovrà rimuovere una pedina dal più alto punto occupato da quelle rimaste. I giocatori non sono costretti a portare fuori le pedine se hanno ancora a disposizione altre mosse, ma comunque è obbligatorio che quelle rimaste si trovino sulla tavola interna. Se una pedina viene mangiata mentre viene portata fuori, va ricollocata sulla propria tavola interna. Quanto dura una partita di backgammon? Considerando le numerose mosse e operazioni da svolgere, si può andare da un minimo di 5 minuti fino a raggiungere la mezz’ora.