Se vi diciamo contare le carte a blackjack, che cosa vi viene in mente? Probabilmente l’iconica scena di Rain Man, il film con Dustin Hoffman, Tom Cruise e la nostra Valeria Golino, in cui l’autistico Raymond Babbit (Hoffman) permette al fratello Charlie (Cruise) di sbancare al casinò. E a proposito di cinema, come non pensare proprio a “21”? Si tratta del film che ha fatto conoscere questa tecnica al mondo e infatti narra le gesta di un gruppo di studenti del MIT che la utilizzò a cavallo tra gli anni 80 e 90.
Dietro a tutto questo c’è tutto un mondo, reale, che oggi cercheremo di spiegarvi nel dettaglio. A partire dalle domande in apparenza più banali…
In questa guida scopriremo:
Sebbene non esista al mondo una legge che vieti di contare le carte al blackjack, le sale da gioco hanno fatto e continuano a fare di tutto per scoraggiare i propri clienti dall’ implementare questo tipo di strategia. Se un casinò si accorge che state contando le carte, potrebbe limitarsi inizialmente ad ammonirvi di non farlo, invitandovi gentilmente a cambiare gioco. Ma solitamente, un giocatore che conta le carte al blackjack rischia di essere cacciato dalla sala o addirittura bannato a vita dalla struttura.
Perché proprio qui sta la chiave di volta: la strategia del conteggio delle carte al blackjack ha senso solo se il mazzo viene mescolato quando ormai sta per esaurirsi, come avveniva inizialmente nei casinò. Di fatto, oggi contare le carte è un esercizio di stile poco utile, a meno di non trovarsi in un casinò (online o terrestre) gestito da completi sprovveduti!
Infatti, già al tempo del gruppo di studenti del MIT la tecnica venne di fatto neutralizzata dai casinò. Non appena i manager delle case da gioco si accorsero di come esistesse la possibilità, da parte dei giocatori, di ridurre il vantaggio della casa, iniziarono ad aumentare il numero di mazzi utilizzati e a mescolarli dopo ogni mano.
Non si tratta di un semplice conteggio sul numero di carte uscite, ma quanto di avere un valore che possa suggerire l’entità della prossima carta destinata a scendere.
Infatti per battere il banco, sarebbe di vitale importanza riuscire a prevedere in qualche maniera che tipo di carta ci aspetta, per decidere la giusta mossa da fare tra quelle consentite dalle regole del blackjack.
Ecco quindi come per avere un minimo di indicazione per orientarci nella scelta, sono stati messi a punto dei sistemi matematici che aiutano a prevedere quale sarà il valore della prossima carta. Sono sistemi abbastanza difficili da mettere in pratica, che richiedo pratica e predisposizione.
Il sistema Hi Lo è considerato quello base, e la sua spiegazione è presente in quasi tutti i libri più famosi sul blackjack. Per determinare la prossima carta si utilizza un sistema matematico che assegna un valore prestabilito alle carte appena scese, costringendo il giocatore a tenere il conto progressivo di questo parametro. Lo schema utilizzato è il seguente:
Eseguire questo tipo di conteggio permette quindi di avere un’idea sul tipo di carte ancora nel mazzo: ad esempio se dopo qualche minuto di partita il conto delle carte scese porta ad un totale di +15, significa che nel mazzo sono ancora presenti carte di valore molto alto. Naturalmente dobbiamo prendere questa come un’indicazione di massima e non una certezza, perché il balckjack si gioca più mazzi alla volta e quindi le probabilità di ricevere una carta alta o bassa sono difficilmente calcolabili.
Questo è considerato il sistema più facile in circolazione e quello da cui iniziare se si vuole provare l’esperienza di contare le carte. Il meccanismo di base del conteggio è lo stesso che regola il sistema Hi Lo, con la sola differenza della carta numero 7 che in questo vale +1 e non zero. Avendo solo due carte dal valore di zero (la 8 e la 9) il conteggio scorre meglio ed è più gestibile da giocatori non abituali.
Anche questo sistema funziona con il principio di base di quello Hi Lo, quindi effettuando un conteggio progressivo. Ma nel sistema Hi Opt si raggiunge un livello di precisione più alto, grazie ad un conteggio costruito in maniera più complessa:
Un sistema così composito di assegnare i valori ovviamente favorisce la precisione del sistema, ma rappresenta una difficoltà notevole nello svolgimento della partita. Doversi trovare a gestire certi conteggi potrebbe generare confusione: volendo contare le carte si rischia di rovinare un po’ l’esperienza di gioco andando a perdere quella componente di relax quando ci si siede ad un tavolo verde o magari si cerca di passare qualche ora di svago sfruttando il blackjack online live della piattaforma di Gioco Digitale.
Questo sistema è diverso da quelli visti in precedenza, in quanto non si basa su un conteggio a valori progressivi. Il principio che regola questa strategia è quello del rapporto nel mazzo tra le carte con valore 10 e tutte le altre. Se consideriamo un mazzo di carte per giocare a blackjack sappiamo che è composto da 52 carte, con 16 di queste con valore 10, per un rapporto di 3,25 (52/16). Quindi per adottare questo sistema di conteggio si dovrà calcolare la variazione di questo rapporto ad ogni carta scesa, cosa davvero complicata per chi non possiede una spiccata mente matematica.
Per provare a rendere più semplice tenere il conto di questo rapporto si può provare un conteggio meno preciso, considerando che cadrà una carta di valore 10 ogni 3, quindi con un rapporto di 1/3. Se dopo 3 carte scese, non abbiamo ancora una carta di valore 10, potremmo quindi valutare l’aumento della probabilità di vederla a breve in gioco.
La risposta è affermativa. Anzi, vi diremo di più: il blackjack ed è uno dei pochi giochi da tavolo online dove questa strategia, nata nelle sale da gioco terrestri, si può applicare anche alla sua controparte virtuale sulla carta con maggiore facilità. Giocando dal vivo, infatti, occorre rispettare le tempistiche dettate dal croupier. Online, invece, nessuno vi vieta di prendervi tutto il tempo che vi serve prima di decidere il da farsi.
I vantaggi del contare le carte a blackjack sono dimostrati, ma dall’altra parte oggi i casinò hanno preso le loro precauzioni e farlo è molto più difficile, per non dire impossibile, a causa di tutta una serie di motivi. Cerchiamo di capire allora quali sono i possibili svantaggi o le conseguenze – a volte spiacevoli – a cui si può andare incontro.
Poiché non stiamo parlando di contare le pecore prima di addormentarsi, uno dei più noti rovesci della medaglia nel contare le carte al blackjack è proprio il tipo di sforzo e di predisposizione mentale che richiede. Basti pensare che quel gruppo di studenti del MIT sopracitato, che ha ispirato il film 21 con Kevin Spacey e Laurence Fishburne, ha dovuto studiare a tavolino una sorta di messinscena che coinvolgeva quattro o cinque giocatori, oltre ad una preparazione mnemonica e di conteggio non indifferente – peraltro quasi impossibile senza una spiccata attitudine all’aritmetica.
Vi consigliamo la visione di 21, qualora non lo conosceste, sia per capire lo sforzo mentale e organizzativo che gli studenti del MIT hanno dovuto affrontare per vincere al blackjack contando le carte, sia – e forse soprattutto – per rendervi conto di cosa potrebbe succedervi se un casinò dovesse accorgervi che state usando questa strategia.
No spoiler, ma l’esito, ve lo assicuriamo, non sarebbe piacevole…
Chi prova a contare le carte quando gioca al blackjack, non può distrarsi in nessun modo, perché altrimenti rischia di perdere il conteggio e vanificare gli sforzi fatti fino a quel momento. A questo punto, come diceva quel tale, la domanda sorge spontanea: ha davvero senso farlo?
Il blackjack, come tutti i giochi da casinò, deve essere prima di tutto una fonte di divertimento e relax, un modo come un altro per svagarsi e liberare la mente. Ma se la mente viene occupata da calcoli, addizioni e sottrazioni, come può rilassarsi? Una missione decisamente impossibile.
Per concludere, possiamo affermare che si tratta di una bella prova di abilità, da poter allenare anche provando a giocare e contare le carte al blackjack online.
Ve lo consigliamo? Sinceramente no. Meglio pensare a divertirsi mentre giocate, invece di farvi fumare il cervello!