Nel gioco del poker si sente parlare piuttosto spesso della cosiddetta poker face. Si tratta di un’espressione che indica un tipo di mossa non convenzionale che fa parte del linguaggio dei giocatori tipici del tavolo verde. Ma cosa vuol dire fare una poker face? Quando si esegue una “faccia da poker” si tende a comunicare di nascosto con gli altri in modo da facilitare il prosieguo della partita.
In questo articolo tratteremo:
Per capire cosa significa poker face basterebbe procedere per intuizione sulla base della traduzione letterale di questa espressione. La “faccia da poker” sta ad indicare delle mimiche facciali o comunque dei gesti che difficilmente si riscontrerebbero al di fuori del tavolo verde. Chi adotta una poker face assume di solito uno sguardo impassibile e imperscrutabile, così da nascondere le proprie intenzioni, nonché le proprie reazioni, ad esempio di fronte ad una mano particolarmente sfortunata. Restare imparziali è fondamentale per non far insospettire i giocatori avversari. Anche un semplice scatto involontario potrebbe far trapelare un’emozione o una preoccupazione. Dotarsi di una poker face equivale per certi versi a recitare una parte, controllando l’emotività. Nel poker i gesti involontari sono conosciuti come “tells“, in quanto possono raccontare di fatto la forza della mano. I giocatori seduti al tavolo non si concentrano solo sulle carte che hanno in mano, ma anche sugli atteggiamenti degli altri.
I tells possono essere di 3 tipi diversi. I più comuni vengono individuati nei tells fisici, vale a dire nei semplici gesti o tic involontari del corpo, che tradiscono inevitabilmente le proprie emozioni. I tells di timing, invece, riguardano il tempo che viene impiegato per eseguire un’azione. Se si fanno passare troppi secondi, gli altri potrebbero intuire una certa indecisione e quindi una potenziale situazione di difficoltà nell’avversario, per quanto i più esperti potrebbero giocare su questo particolare anche per bluffare. Infine, i tell di size sono relativi al rapporto tra le puntate e la forza della mano di turno. Chi vuole mascherarsi dietro ad una poker face deve fare attenzione in primis all’espressività dei propri occhi. Se un giocatore osserva le chips, infatti, è altamente probabile che possieda carte molto buone e sia pronto a rilanciare e nella frenesia di voler agire potrebbe respirare in maniera più ansiosa. Se un giocatore abituato a parlare smette improvvisamente di farlo o addirittura si copre la bocca, è possibile che stia bluffando. Chi lo fa tende ad evitare di produrre rumori quasi come a volersi nascondere e a non attirare l’attenzione su di sé, per cui braccia e spalle rimangono rigide. Se invece un avversario appare molto rilassato e con le gambe distese, si può dedurre che sia sicuro di sé perché possiede un punteggio elevato, al contrario di chi bluffa, che evita sempre di cambiare posizione. Non sono pochi gli errori comuni nel poker. I giocatori meno esperti tendono quasi sempre a manifestare le proprie intenzioni, pur non volendo, ma se ci si trova davanti a pokeristi navigati bisogna prestare particolare attenzione ad ogni dettaglio.
Per prodursi in una poker face è evidentemente necessario fare almeno un po’ di pratica. Non bisogna dimenticare che così come si osservano gli altri, anche gli altri possono osservare noi. Di norma, chi vuole imparare a bluffare e a rendersi imprevedibile cerca di ripetere puntualmente gli stessi gesti e movimenti ad ogni mano, a prescindere dai risultati. Naturalmente, è bene tenere le carte sempre nello stesso modo e parlare il meno possibile, così da non far risaltare una differenza rispetto ad un proprio atteggiamento precedente. Durante il flop lo sguardo dovrebbe essere rivolto alle carte a terra, senza incrociare gli occhi altrui. Così facendo è possibile abituarsi a restare impassibili per non far capire le proprie emozioni. Va da sé che giocare a poker online inibisce quasi completamente gli amanti della poker face. È comunque possibile provare a carpire informazioni dagli altri giocatori in base alle loro mosse sul tavolo verde e al tempo che ci impiegano per eseguirle.