Il tombolone Veneto: ecco l'antica Pissotta - -
Il tombolone Veneto: ecco l'antica Pissotta

Pissotta o Antico Gioco Romano: numeri e significati della tombola veneta figurata

La Pissotta è un gioco paragonabile alla Tombola moderna ed era molto popolare in Veneto soprattutto tra il XVII e il XVIII secolo. Si giocava utilizzando un foglio con delle caselle nella parte inferiore che venivano ritagliate e inserite in una sacca per effettuare l'estrazione a sorte. Furono i Remondini a produrre molte stampe calcografiche e tipografiche di questo gioco, che è rimasto in voga fino al XIX secolo ed è conosciuto anche come Antico Gioco Romano.

In questo articolo tratteremo:

  • La tradizione del tombolone veneto
  • Il significato dei numeri nella tombola veneta
  • La Pissotta: un gioco dal ruolo culturale

La tradizione del tombolone veneto

Nel Veneto la Tombola ha sempre rappresentato una tradizione fortemente radicata e veniva giocata in passato soprattutto dalle donne, che erano solite riunirsi per partite che si prolungavano anche per ore. In particolare, durante le festività natalizie era usanza impiegare persino dei cartelloni improvvisati, realizzati tramite cartoni o fogli di quaderno, per poi usare pezzi di ceramica, fagioli o bottoni per coprire i numeri. Chi gioca a bingo online o è comunque abituato ai giochi ad estrazione conosce bene le atmosfere che si vengono a creare nell’attesa di scoprire se il numero indicato sia presente nella propria cartella, ma l'emozione dei partecipanti dell’Antico Gioco Romano culminava addirittura nel grido "Fatta mi!", che annunciava il vincitore. La tombola veneta Pissotta, proprio come quella napoletana, si arricchiva di una dimensione simbolica grazie alla "smorfia ciosota", che associava a ogni numero un significato specifico. L'estrazione delle "bale", come venivano chiamati i numeri, si trasformava in un momento di grande folklore che rendeva le partite ancora più suggestive e divertenti. Fu Doriano Gaspari, una volta scoperta l’esistenza del gioco, ad attestarne le origini venete. Si narra che in origine i numeri fossero solo 64 e non 90.

Il significato dei numeri nella tombola veneta

La smorfia ciosota attribuiva a ciascun numero un significato particolare, legato a personaggi, oggetti o situazioni della vita quotidiana. La raffigurazione di un numero, comunque, non coincide sempre con il suo significato della smorfia napoletana. Ad esempio, il numero 1 era "El pì piccolo, l’o copà, el Guerin, i l’ò ciape all’alba", mentre il 2 era "Doardo, educassion, doardo in campo". Ogni numero da 1 a 90 godeva di una sua peculiare denominazione, come il 55 "Burci, i bai, la burciara" o il 63, vale a dire "Spo’sa, maridauro, la se spo’se". I significati dei numeri della tombola veneta erano spesso ironici e coloriti, talvolta persino piuttosto volgari, ma riflettevano la cultura e il dialetto locali, offrendo di fatto uno spaccato della vita quotidiana di chi viveva tra Verona e Venezia, passando per i piccoli comuni come Chioggia.

La Pissotta: un gioco dal ruolo culturale

Tirando le somme, non si può non notare come il gioco della Pissotta presentasse molti tratti in comune con la classica Tombola napoletana. Entrambe sono sempre state caratterizzate da un'associazione tra numeri e significati e i partecipanti vi hanno sempre trovato qualche stimolo che andasse al di là del semplice intrattenimento. Il tombolone Pissotta, come la tombola figurata, era dunque molto più di un semplice gioco, era un vero e proprio momento di aggregazione sociale, un'occasione per condividere storie e tradizioni, un modo per tramandare la cultura popolare attraverso i numeri e i loro significati. L'uso di immagini e figure, peraltro, rendeva il tutto ancora più coinvolgente e accessibile a tutti, indipendentemente dall'età e dall'alfabetizzazione. La Pissotta viene ricordata ancora oggi in Veneto sia come attività ludica tradizionale sia come un importante simbolo di identità culturale.