Come sapete il blackjack è un gioco dal fascino magnetico e quasi cinematografico, ma soprattutto estremamente popolare tra gli appassionati per una fondamentale ragione: a determinate condizioni, un giocatore può ridurre sensibilmente il vantaggio del banco. Sul conteggio delle carte a blackjack si è scritto e si scriverà ancora molto, ma ci sono diverse altre strategie e metodi che riscuotono un certo successo. Tra queste il metodo Martingala, una progressione matematica che non nasce per il blackjack ma ha nel gioco del 21 uno dei suoi possibili campi di applicazione. In questo articolo cercheremo di capire come funziona, quali sono le condizioni in cui si può mettere in atto e quali sono sia i vantaggi che i possibili rischi.
Il metodo Martingala nasce in Francia nel XVIII secolo, applicato alle scommesse e precisamente al classico “testa o croce”. Questo è già un elemento cruciale per capire il campo di applicazione del sistema, che funziona esclusivamente con giochi e giocate intorno al 50% di possibilità. Ma vediamo come funziona la progressione matematica detta “Martingala”.
Il sistema si basa sul concetto di raddoppiare la puntata in caso di perdita, finché non si giunge a una giocata vincente. Partendo da una unità di scommessa 1, la progressione sarebbe 1-2-4-8-16 e così via. Nelle scommesse si applica sulle quote di circa 2,00, nella roulette con le puntate esterne, mentre nel blackjack la sua applicazione riguarda solamente la puntata da piazzare.
Ad esempio si decide di puntare 10€, si perde la mano e la puntata diventa di 20€. Nel caso che anche stavolta il banco vinca si alza la puntata a 40€, se questa risulta vincente avremo ottenuto un profitto: infatti avremo incassato 80 a fronte di un investimento di 70 (10+20+40). Il principio vale teoricamente all’infinito, ma questo è uno di quei casi in cui l’infinito è un’astrazione del tutto inapplicabile alla realtà. Il problema di questo metodo è infatti che, seppure garantisca un profitto una volta che si centri una mano vincente, questa potrebbe presentarsi con ritardo costringendoci a investimenti troppo importanti. In definitiva basta conoscere le regole del blackjack per applicarvi la progressione martingala, non servono altre nozioni particolari.
Viste le caratteristiche del metodo, la Martingala nel blackjack andrebbe utilizzata solo in presenza di due condizioni: un bankroll molto importante e la consapevolezza dei limiti imposti dalla casa. Quando si sceglie un tavolo di blackjack live oppure online, la cosa principale da fare è informarsi sui limiti di puntata. Questo perché se il limite è molto basso renderebbe di fatto inapplicabile la progressione Martingala. Ipotizziamo infatti di partire da 10€ e di perdere raddoppiando le puntate prima a 20, poi a 40, quindi a 80 e a 160, se il limite di puntata di quel determinato tavolo è 200€ ci troveremmo nella spiacevole situazione di dovere interrompere la progressione, e di farlo con una perdita già importante.
Pertanto, se non hai problemi di bankroll e cerchi un tavolo in cui applicare il metodo Martingala al blackjack, assicurati che i limiti del tavolo consentano almeno 7-8 raddoppi partendo dall’unità base che hai in mente.
Pregi e difetti di questo metodo, detto anche “strategia del raddoppio”, sono entrambi piuttosto evidenti. Il pregio principale è un vantaggio piuttosto raro da incontrare per le strategie nei giochi contro il banco: nel momento in cui si verifica una sola mano vincente, il profitto è garantito. Il problema è la lunghezza dell’attesa della mano vincente: essendo il blackjack – come tutti i giochi che viaggiano intorno al 50% – una disciplina che può presentare serie negative anche lunghe, l’esposizione del giocatore può diventare problematica. Anche partendo da una cifra bassa come 1€, in caso di 7 turni perdenti si parlerebbe di dover puntare 128€. Questo è il difetto più grave della Martingala nel blackjack, e in generale come metodo di gioco. Inoltre, in caso di limiti di puntata bassi stabiliti dal tavolo, la strategia sarebbe semplicemente non applicabile.