Quando ci si approccia al tavolo verde, sono molteplici le domande che affollano le menti dei giocatori. Solitamente i neofiti vogliono scoprire quale gioco ha più probabilità di vincita, ignorando che ancora oggi i più esperti sono alla ricerca di soluzioni efficaci da adottare per le attrazioni più conosciute. Di certo, il blackjack è una di quelle che va maggiormente incontro ai giocatori, in quanto presenta il minor margine del banco su questi ultimi, il che si traduce con probabilità di vittoria più elevate. Con le dovute accortezze, è possibile far scendere il margine della casa fino all'1%, concedendogli al massimo il 51% di possibilità di successo. A prima vista il fatto che siano i giocatori a muoversi per primi nel blackjack potrebbe essere visto come uno svantaggio, ma il banco è soggetto a limitazioni che non interessano gli altri partecipanti, come l’impossibilità di tirare carta dopo aver ottenuto almeno 17 punti. Esistono anche altri fattori, però, di cui bisogna tener conto per massimizzare le proprie chance in partita.
In questo articolo tratteremo:
Un dubbio che potrebbe attanagliare soprattutto i giocatori alle prime armi risiede nel numero di mazzi da utilizzare. Le regole del blackjack consentono di impiegarne un massimo di otto: minore è la quantità di mazzi, maggiori saranno le probabilità di vincita per i giocatori. Per comprenderlo appieno basta prendere in considerazione lo scenario che permette il conseguimento del punteggio del blackjack, che si ottiene come noto attraverso un Asso e una carta da 10 punti. Se si gioca con unico mazzo da 52 carte si hanno a disposizione 64 combinazioni utili su 1326 totali per arrivare subito ai tanto agognati 21 punti. La percentuale di riuscita è quindi del 4,82%. Con due mazzi e 104 carte, invece, si deve sperare in 256 combinazioni fortunate su 5356 possibili coppie, per una percentuale del 4,77%. Con tre mazzi il dato passa al 4,76%, con quattro e cinque al 4,75%. Anche se giocando con il numero massimo di mazzi si hanno 4096 casi favorevoli su 86320, la percentuale di successo si attesta invece sul 4,74% come nelle partite in cui si impiegano sei o sette mazzi. La probabilità di aprire subito una mano con un 21 è di circa 1 su 21.
Il terrore dei giocatori non è semplicemente quello di essere superati dal banco, ma anche quello di “sballare” ancora prima che il dealer faccia le sue mosse. I giocatori non hanno molte opzioni a disposizione e si limitano a scegliere se “stare” o continuare a chiedere carta nella speranza di aumentare il punteggio e di raggiungere quota 21. Anche in questo caso è possibile affidarsi a qualche casistica e alle statistiche sul blackjack per capire anzitempo come comportarsi in una determinata situazione. Non sempre, infatti, conviene chiedere carta, ma che ci si trovi a un tavolo vero e proprio o nel mezzo di una partita di blackjack online i giocatori conservano sempre tutti gli strumenti utili per preparare la loro prossima mossa, in quanto l’interazione con gli altri non inficia i risultati come può avvenire invece nel poker. Da un punto di vista prettamente aritmetico, solo quando si hanno in mano almeno 12 punti si può iniziare a temere di “sballare”, perché basterebbe un 10 o una figura per perdere automaticamente la mano. In questo caso la probabilità di un esito negativo è del 31%, che sale al 39% se si chiede carta con 13 punti, al 56% con 14 punti, al 58% con 15, al 62% con 16 e al 69% con 17. Se si prova a strafare al blackjack con 18 punti, ci sono più di 3/4 di possibilità di “sballare”, in quanto la percentuale sale al 77%. Con 19 e 20 punti, infine, il dato sale rispettivamente all’85% e al 92%.
Il banco non è certo esente di rischi. Per quanto riguarda il dealer, i calcoli statistici vanno effettuati in base alla carta iniziale che si serve ad inizio mano, che è visibile anche ai giocatori. Con un 2 il banco ha il 35,3% di probabilità di “sballare”, mentre con un 3 il 37,6%. Con un 4 il dato sale al 40,3%, ma le carte peggiori sono indubbiamente il 5 con una percentuale del 42,9% e il 6 con un dato che si attesta sul 42,1%. Le probabilità di fare 6 o 5 punti con più carte è evidentemente minima, ma anche in quel caso il dealer potrebbe essere messo alle strette, anche perché pare che se il banco ha meno di 7 punti ai giocatori convenga applicare la regola dello split al blackjack. Con un 7 la percentuale scende al 26%, con un 8 al 23,9%, con un 9 al 23,3%, con un 10 o una figura al 21,4% e infine, con un Asso, all’11,6%. Non poter continuare a ottenere carte una volta arrivato a 17 punti riduce chiaramente i rischi di “sballare” per il banco.
Spesso si sente parlare di fantomatiche strategie che porterebbero a vittoria certa, oppure di qualche trucco per vincere a tris nelle puntate laterali o comunque per ottenere un tris perfetto al blackjack. In realtà, a livello puramente statistico, i giocatori possono impegnarsi solo per ridurre uno svantaggio, il che non significa dover giocare senza correre rischi. Continuare ad esempio a “stare” ogni volta che si possiede un punteggio pari o superiore a 12 aumenta il margine del banco fino al 3,9%. Emulare la condotta del banco evitando di chiedere carta quando si hanno in mano 17 punti è ancora più sconsigliato, perché porta il margine del dealer al 5,5%. Piuttosto, la matematica impone ai giocatori di blackjack di contare per puntare a vincere. Cosa? Le carte, ovviamente. Memorizzarle è fondamentale per studiare la partita e sapere in anticipo quando convenga o meno chiedere carta, prevedendo magari che il banco possa “sballare” da lì a breve. Il conteggio delle carte rappresenta proprio una strategia comunemente adottata dai giocatori più navigati. Va da sé che se nel mazzo sono rimaste tante carte di alto valore bisognerà puntare di più. In alcune sale, però, i mazzi vengono rimescolati ad ogni partita, quindi di fronte a questa eventualità non rimarrà che contare, sì, ma solo sulla fortuna.