Di fatto la calabresella è una variante del tressette, ma le differenze rispetto al gioco originale sono evidenti. Per avviare una partita si utilizza un mazzo di carte francesi dal quale vengono rimossi gli 8, i 9 e i 10, dunque vengono distribuite 3 carte a testa. Se si gioca in 3 si può parlare di calabresella o terziglio, altro nome col quale è nota questa modalità di gioco, mentre se si è in 4 si può parlare di quadrigliato nelle carte o se si è in 5 di quintilio nelle carte. Anche a causa di questa varietà di alternative, la calabrisella trova difficilmente spazio tra i giochi di carte digitali. I punti vengono segnati individualmente per le prese conseguite. La carta dal valore più elevato ai fini della presa è il 3, seguito nell’ordine dal 2, dall’asso, dal re, dalla regina, dal jack e dalle carte che vanno dal 7 al 4. A inizio partita tutti i giocatori dispongono di un determinato quantitativo di fiches. Ad occuparsi della distribuzione delle carte è il giocatore che tagliando il mazzo pesca la carta dal valore più basso. Ad ogni partecipante spettano 12 carte, consegnate in mazzetti da 4. Le ultime 4 carte rappresenteranno il monte.
A turno ogni giocatore deve decidere se passare o dichiarare. Se sono tutti a passare, si rimescola il mazzo e si ricomincia semplicemente da capo. Chi sceglie per primo di giocare da solo contro gli altri partecipanti rende automaticamente questi ultimi compagni tra loro per la durata della smazzata in corso. Tutti possono scambiare fino a 4 carte con quelle del monte, lasciando comunque coperte quelle scartate e ponendo ben visibili sul tavolo quelle pescate, che verranno conquistate da chi effettuerà l’ultima presa. Ad aggiudicarsi tutte le altre prese sono chiaramente i giocatori che giocano la carta dal valore più alto che appartenga al seme di partenza. Le regole della calabrisella prevedono che ad iniziare il gioco sia chi siede alla sinistra del mazziere e che nell’impossibilità di rispondere ad un avversario si debba scartare. Benché il quintiglio nelle carte e la calabrisella in generale siano ormai piuttosto diffuse e conosciute, le origini del gioco sono ancora poco chiare. Tuttavia, un indizio importante viene fornito dal nome stesso “calabrisella”, che testimonia come abbia avuto origine nella regione della Calabria.
Il massimo punteggio ottenibile nel gioco di carte del quintiglio è di 35. Lo score finale di una smazzata è ricavato dalla differenza tra il totale realizzato dal singolo giocatore e quello dei soci. L’asso vale 3 punti, mentre i 3, i 2 e le figure solo un punto. Quando il giocatore che opera da solo prevale sugli altri, ogni partecipante deve corrispondergli tante fiches in base a quanto ammonta il suo punteggio finale. Al contrario, se vince chi gioca in squadra, sarà l’altro giocatore a fare altrettanto. Chi vince continua a giocare finché uno dei partecipanti non perde tutte le fiches. La vittoria finale va a chi consegue per primo 100 punti.