Il solitario è un gioco di carte pensato per un unico giocatore. Più che un gioco, si configura quasi ad un semplice passatempo, tuttavia anche questa attrazione presenta delle regole ben precise. L’obiettivo del giocatore è la "riuscita", che coincide di fatto con la vittoria. Nel corso del solitario, infatti, è possibile incartarsi e arrivare ad una fase nella quale non si riesce più ad andare avanti nell’ordinare le carte. Per certi versi il solitario è un gioco basato anche sulla fortuna e sul caso. Ne esistono più varianti e una delle più interessanti viene individuata nel solitario a orologio.
Il solitario a orologio, conosciuto a livello internazionale come clock solitaire, si distingue per alcune differenze importanti nelle solite regole. Innanzitutto, la disposizione delle carte del solitario avviene in maniera circolare, come se si volesse raffigurare proprio un orologio. L’origine di questa variante non è molto chiara, ma è certo che il gioco esistesse già nel XIX secolo venendo soprannominato prima “the clock” e poi più semplicemente “clock”. Secondo alcuni studiosi, il solitario a orologio non sarebbe altro che una rivisitazione di Wandering Card, un vecchio gioco di carte diffuso in Europa. Il solitario a orologio è probabilmente uno dei giochi di carte meno impegnativi che esistano, in quanto le capacità del giocatore non possono inficiare in alcun modo il risultato finale.
Per giocare al solitario a orologio si utilizza di solito un mazzo di 40 carte, dunque regionale. Per il solitario si possono utilizzare dunque anche le carte da briscola, come quelle napoletane o piacentine. All’inizio bisogna disporre sul tavolo 12 carte formando un cerchio, come a voler rappresentare i numeri delle ore presenti nel quadrante di un orologio. In genere si posizionano per prima le carte corrispondenti alle ore 9, 12, 3 e 6, per poi inserire altre coppie di carte negli spazi intermedi. In teoria si può giocare anche con i mazzi francesi da 52 carte, formando 12 mazzi da 4 carte ciascuno. Il giocatore deve girare una carta dalla cima del tallone e lasciarla coperta sul tableau, per poi girarne un’altra carta e riporla scoperta sul tavolo. In seguito dovrà coprire tutte le carte presenti all’interno dell’orologio che hanno l’identico valore numerale della carta scoperta poco prima e continuare a girare 2 carte alla volta. Al termine si otterrà un mazzetto composto per metà da carte scoperte e per metà da carte coperte.
Lo scopo del solitario a orologio è semplicemente quello di coprire tutte le carte scoperte che contribuiscono a formare l’orologio apparente. Quando non si è in grado di far proseguire il gioco, magari perché ci si ritrova davanti carte tutte uguali, non rimane che rimescolare il mazzo per effettuare un altro tentativo. Il gioco riesce solo quando tutte le carte sono scoperte e tutti i mazzetti risultano completi. Nel caso in cui rimangano delle carte scoperte e il pozzetto centrale sia stato già liberato, il solitario non può essere risolto. L’obiettivo finale è quindi lo stesso di tutti i solitari, sia di quelli che si fanno dal vivo sia di quelli che si realizzano con le carte virtuali su internet. La sfida è solo con se stessi, di conseguenza il solitario non figura sempre tra i giochi di carte digitali che si possono trovare in rete. Non sarebbe possibile, infatti, gareggiare con un altro giocatore, né dal vivo né a distanza.