I giocatori di blackjack sono spesso e volentieri alla ricerca di qualche soluzione matematica possibilmente non troppo strampalata per cercare di beffare il banco e assicurarsi la vittoria. In realtà metodi dalla sicura efficacia non possono esistere e se fossero stati scoperti sarebbero già stati resi di dominio pubblico, ma ci sono comunque dei parametri ai quali gli appassionati del tavolo verde si affidano per non spremersi le meningi e provare a gestire le proprie mosse con un certo criterio. Una delle fonti di ispirazione è rappresentata dalla tabella del blackjack.
In questo articolo tratteremo:
Il più delle volte i giocatori si interrogano su quale azione eseguire a seconda delle carte che possiedono. Una serie di indicazioni viene fornita da un’apposita tabella del blackjack, che spiega come sarebbe consigliato agire proprio in base al punteggio ottenuto inizialmente, prima che il banco scopra la propria seconda carta. In questo modo anche chi non è abituato a contare le carte a blackjack o si sente semplicemente incerto può prendere più facilmente una decisione per il prosieguo del gioco. La tavola del blackjack è suddivisa in 3 aree distinte, ognuna legata a un gruppo di valori differenti relativi alla situazione di partenza. Nella prima area si parla dello scenario in cui si possiedono dagli 8 ai 17 punti, la seconda spiega come procedere quando si ha in mano un asso e la terza è dedicata al caso in cui si possiedano 2 carte uguali. Le tabelle del blackjack si caratterizzano per la presenza di 4 voci, che costituiscono di fatto la risposta al principale dubbio di ogni giocatore su cosa fare. In genere è possibile trovare la “R” che sta per “raddoppia”, la “S” che indica di “stare”, la “C” che consiglia di chiedere “carta” e “Sp” che invita allo “split”.
Leggere la tabella del blackjack è tutt’altro che complicato, anzi. Alcune soluzioni suggerite dalla tavola si rivelano anche delle più intuitive. Innanzitutto, non si deve mai smettere di chiedere carta finché non si arriva ad una certa soglia di punti, in quanto la probabilità di sballare è davvero minima. Se invece si detiene un punteggio superiore a 16, la tabella tende a sconsigliare di chiedere altre carte. Di norma i giocatori più navigati consultano la tabella appena prima di iniziare una partita o ne conoscono alcune sezioni a memoria. In alcuni casi le mosse da compiere sono totalmente indipendenti dal valore della carta scoperta dal banco: lo si evince ad esempio dalla riga in cui si analizza lo scenario in cui il giocatore si ritrova con una coppia di 10 o di assi, le carte dal valore più elevato nel blackjack. Nella colonna verticale di sinistra sono elencati punteggi e combinazioni del giocatore, mentre la riga orizzontale posta in cima è relativa alla carta scoperta del banco.
Alcune righe della tabella invitano sempre alla stessa azione. Ad esempio, secondo la tavola sarebbe bene procedere sempre con lo split di fronte a 2 assi, mentre con una coppia di 10 o con un asso combinato con un 9 converrebbe stare e conservare il punteggio di 20 anziché dividere. Anche con 19 punti si consiglia di stare. In una sola riga si invita a chiedere a prescindere almeno un’altra carta, ossia quando si parte con un punteggio di 8. Se si possiedono 11 punti, invece, la tabella spinge quasi sempre a raddoppiare, a meno che il banco non si ritrovi nella stessa situazione avendo un asso, nel qual caso sarebbe meglio chiedere carta. Avere la tabella a portata d’occhio si rivela comodo soprattutto nell’ambito del casinò online. Naturalmente, quando si è dal vivo consultare la tabella a partita in corso darebbe nell’occhio, motivo per il quale questo tipo di pratica non può essere messo in atto pubblicamente, proprio come succede per la tecnica del conteggio delle carte.