Il fattore M è un concetto importante nei tornei di poker, perché ci dà indicazioni su come e quando dobbiamo modificare il nostro gioco in relazione al nostro stack e ai bui. Il concetto è stato inventato dall’americano Paul Magriel, personaggio venuto a mancare nel 2018, ma è diventato famoso grazie ai libri di Dan Harrington. Cerchiamo allora di capirne di più.
Prendete carta e penna. L’M si calcola dividendo il proprio stack per il piatto che si viene a creare preflop con i bui e le ante al tavolo. In termini matematici: M = stack / (BB + SB + ante × n° dei giocatori). Vi siete già persi? Tranquilli, in realtà è tutto molto semplice.
Le fasce di M che normalmente vengono prese in considerazione sono quattro: zona verde, gialla arancione e rossa. Ci sarebbe inoltre anche la zona morta quando l’M è minore di 1 e siamo davvero vicini all’eliminazione. In quel caso, di solito, è meglio finire ai resti il prima possibile e sperare in un miracolo.
In questa fascia il nostro M è superiore a 20. Il che vuol dire che abbiamo più di 45 blinds. Possiamo considerare deep il nostro stack e non preoccuparci più di tanto, adottando il nostro stile di gioco preferito. Quando leghiamo top pair o abbiamo una overpair, è difficile finire ai resti. Dobbiamo cercare, quindi, di restare il più a lungo possibile nella zona verde.
In questa fascia possiamo ancora giocare abbastanza liberamente, stando però attenti a non investire troppo preflop. Soprattutto quando l’M scende quasi a 10, bisognerebbe evitare di chiamare rilanci con coppiette o mani marginali. Insomma, restringete il vostro range! Se al flop poi abbiamo overpair o top pair con un buon kicker, dobbiamo assolutamente considerare di finire all in.
Qui cominciano davvero i pericoli. Nella fascia arancione dobbiamo essere pronti mentalmente a metterle tutte in mezzo e a rischiare l’eliminazione di conseguenza. Evitiamo di investire chips preflop con mani marginali sperando di legare qualcosa. Quando apriamo il gioco preflop, vuol dire che dobbiamo essere disposti a chiamare un all in. Scordatevi gli steal. Considerate invece il resteal, visto che il nostro stack non è ancora troppo misero per far foldare gli altri. Infine, valutate anche l’M degli altri, non solo il vostro.
In genere siamo in zona rossa con circa dieci bui nello stack. Non è una bella situazione ma guardiamo il lato positivo: le nostre decisioni saranno molto più semplici. L’unica mossa possibile è andare all in o foldare! Anche senza ricevere dei call riusciremo comunque a incrementare il nostro stack di una bella percentuale. L’ideale sarebbe ovviamente trovare il raddoppio.
In conclusione, il fattore M non è un concetto sacro ma è importante soprattutto per i giocatori principianti e un po’ troppo loose. Ricordatevi che quando siamo in zona arancione o rossa bisogna evitare di chiamare dei rilanci! L’all in è spesso la mossa più giusta se siete disposti a giocarvi il torneo con la vostra starting hand.
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