L'importanza del mindset nel poker - -
L'importanza del mindset nel poker

Per essere un giocatore vincente nel poker bisogna destreggiarsi in diversi campi: servono sicuramente alcune conoscenze matematiche unite a un adeguato bankroll e alla capacità di leggere gli avversari. Insieme a tutto questo è indispensabile avere anche il giusto “mindset”. Di cosa stiamo parlando? Semplicemente della mentalità del pokerista.

Il poker, lo sappiamo bene, è un gioco che può farci ammattire in certe situazioni, quando la varianza si sente tutta o l’avversario più scarso ci fa perdere un sacco di soldi in una mano sfortunata per noi. Ecco perché dobbiamo sederci al tavolo con la corretta predisposizione mentale. È importante restare lucidi, capire cosa stiamo facendo e cosa stiamo sbagliando nelle nostre sessioni. Riassumiamo allora cosa serve per costruire il mindset perfetto di un giocatore di poker…

Accettare la varianza e la natura del gioco

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Per vivere il poker serenamente è assolutamente necessario capire quanto la fortuna incide sulla nostra specialità preferita e quanto tempo serve per raccogliere i frutti del nostro impegno. Esistono ormai tantissime varianti e tantissimi format nel mondo del poker, sia online che live. Bisogna quindi rendersi conto dell’importanza del “fattore C” nel nostro grinding.

Siete dei giocatori di torneo? Allora dovreste aver familiarizzato con il concetto di varianza. Nei tornei serve tanta pazienza perché imporsi su field affollati non è per niente facile. Prima di riuscire a mettere tutti in riga in un evento possono passare settimane o mesi. Ragionate concentrandovi sul “lungo periodo”. Accettate gli “swing” negativi e assicuratevi di risultare vincenti in un lasso di tempo abbastanza lungo. Perfino i migliori professionisti possono chiudere in perdita una sessione, una settimana o addirittura un anno di lavoro. Se siete convinti al 100% di giocare meglio degli altri, non c’è motivo per smettere.

Siete invece dei giocatori di cash game? In quel caso dovreste già sapere che i colpi sfortunati sono all’ordine del giorno e che comunque avete sempre modo di rifarvi. Più importante in questo caso è non farsi trascinare dalla smania di recuperare…

Imparare a subire una bad beat

La classica mano sfortunata può capitare a tutti al tavolo, in qualsiasi situazione. Certo, fa molto più male quando capita in un momento cruciale di un torneo o in un ricchissimo piatto di cash game. In quei casi è inutile rimuginare troppo su quello che è successo. Analizzate la mano incriminata come ogni altra mano. Se avete fatto degli errori, fatene tesoro e ricordatevene in futuro. Se siete stati vittima di un cooler, cercate al più presto di dimenticare e di andare avanti.

Provate a cogliere i segnali del vostro corpo e rendetevi conto di una cosa importante: siete ancora in grado di giocare dando il massimo? Vi sentite sereni oppure siete troppo turbati per giocare un altro torneo o un altra mano?

I bravi giocatori sanno quando è il caso di insistere e quando invece è meglio fermarsi. Non concedete vantaggi ai vostri avversari. Sedetevi solo quando la vostra mente è sgombra. Se siete obbligati a continuare a giocare un torneo, prendetevi magari qualche minuto di pausa e poi sforzatevi di concentrarvi sul gioco, lasciando da parte i cattivi pensieri.

Distaccarsi dai soldi

Giocare a poker senza nulla in palio non è divertente e non trasmette la stessa adrenalina di una partita a soldi veri. Per diventare giocatori vincenti, bisogna però imparare a considerare le chips come dei semplici pezzi di plastica. Chiaro, non bisogna scordarsi dell’ICM e del payout nei tornei. Quello che vogliamo dire è che un’eventuale sconfitta non deve pesarvi troppo dal punto di vista economico. Ne consegue che dovete sempre giocare ai livelli che fanno per voi, gestendo adeguatamente il vostro bankroll.

Non è concepibile disperarsi per un buy-in perso o una singola posta persa, neanche se la mano è stata particolarmente sfortunata o se l’occasione era ghiotta. Nel poker solitamente i risultati arrivano piano piano, con pazienza e dedizione.

Durante le mani, non pensate troppo a quello che succederebbe in caso di vostra sconfitta. Pensate solo alle carte, alle chips puntate sulle varie strade e agli aspetti tecnici del colpo. Allora sì che potete sperare di migliorare e vincere.

Rispettare gli avversari

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Un giocatore ha appena fatto una giocata discutibile rovinandovi il torneo o facendovi perdere un grosso piatto? Ricordatevi che non è colpa sua e nemmeno del dealer se nel poker, molto spesso, bisogna aspettare il river per essere sicuri di vincere.

Le persone hanno qualche difficoltà a familiarizzare con il concetto di probabilità nel poker. Se una mano fortissima come A-A ha l’80% di probabilità allo showdown, significa che 2 volte su 10 perderemo. Semplificando, 1 volta su 5 in media perderemo. Vi sembra poco? Vi sembra tanto? I numeri sono questi. Per fare un paragone, è come se una volta alla settimana fossimo destinati a fare un incidente con la nostra macchina. Non il massimo, vero? Più di qualcuno smetterebbe di usare l’auto a queste condizioni.

Ecco, se non sapete accettare le percentuali del poker, non prendetevela con il vostro avversario ma cambiate gioco. Il poker è bello anche perché si possono scambiare due chiacchiere con gli altri giocatori e socializzare con loro. Tenete l’odio lontano dal tavolo.

 

 

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