Tipi di poker ce ne sono a bizzeffe. Varianti meno conosciute come il poker polacco oppure l’Ultimate Texas Hold’em sono comunque divertenti e stanno avendo un discreto seguito nella community degli appassionati del poker..
Riassumendo sinteticamente il concetto, possiamo dire che dalle centinaia e centinaia di giocatori di poker che prendono parte alle rassegne torneistiche europee e mondiali, negli anni sono emersi giochi di carte che fino a poco tempo fa erano sconosciuti ai più.
Un altro di questi giochi (che idealmente definiremmo quindi “figlio” del Texas Hold’em) è il poker cinese.
Il poker cinese deve la sua popolarità, come detto, al poker player russo Alex Kravchenko (già “braccialettato” alle World Series nonché Final Table al Main Event nel 2007) che ha trasmesso l’insegnamento ai propri colleghi.
Questo gioco mescola alcuni concetti del poker (in particolare i punteggi) ad alcuni del Pai Gow.
Viene giocato da un minimo di due giocatori ad un massimo di quattro, e si gioca con un mazzo di 52 carte francesi.
Ad ogni giocatore vengono distribuite 13 carte, ed una volta ricevute egli deve “ricollocarle” in tre gruppi (che per comodità può posizionare sul tavolo davanti a sè, a carte coperte) chiamati in gergo “front”, “middle” e “back”. Nel gruppo front vanno collocate tre carte, in middle e back cinque carte. La particolarità è che -partendo dalla front– le carte debbono essere ordinate con un punteggio pokeristico crescente, quindi la fila back deve essere più forte della fila middle, e la fila middle più forte della fila front.
Ovviamente, il punteggio più alto possibile per la fila front è il tris (data appunto la presenza di sole tre carte). Qualora qualcuno sistemasse i punteggi nell’ordine sbagliato (ad esempio, collocando su middle un full e su back una scala) perderebbe automaticamente contro tutti gli avversari.
Una volta sistemate le carte, si procede all’ideale showdown, e si confrontano i propri punteggi con quelli degli avversari.
Andiamo a vedere un esempio per semplificare, supponendo di giocare in due.
Ancora il giocatore 1 vince nella riga “middle”, dal momento che il tris di 10 risulta superiore alla doppia coppia di J e 8 del giocatore 2.
Il giocatore 2, invece , vince nella riga back: il suo full di 9 con assi ha la meglio sul colore di picche del giocatore 1.
In questo caso, quindi, il giocatore 1 vince su due linee e perde su una, pertanto il risultato sarà di “+1” per il primo giocatore, punteggio che si andrà a sommare nei round successivi.
All’interno del Poker Cinese vi è una certa dose di strategie applicabili. Molti amano puntare forte sulla linea front per evitare di subire uno scoop (ovvero di essere battuti su tutti i fronti), pagando dazio magari su middle e su back.
Guardando all’esempio sopra effettuato, se guardiamo in casa del giocatore 2, egli ha scelto di comporre un punto fortissimo sulla linea back, a scapito di middle e front che gli sono risultati deboli. Anche se il risultato sarebbe stato il medesimo, avrebbe potuto sacrificare il full della linea back e sistemarci un ottimo colore al K per “potenziare” le linee front e middle, dove avrebbe magari sistemato rispettivamente una coppia d’assi e una doppia coppia di 8 e 9. Avrebbe comunque perso per due linee contro una vincente, ma in qualche altro caso una sistemazione del genere avrebbe potuto dargli due se non tre linee vincenti, specie se l’avversario avesse avuto carte un po’ meno buone.
Il giocatore 1, invece, ha sbagliato la sistemazione delle sue carte. Anzi, più che sbagliato, diremmo che le ha disposte proprio male: fra le tante opzioni possibili, avrebbe potuto invertire il 4 della prima riga con il J della seconda: avrebbe avuto un full di 10 e 4 da spostare nella linea back, col colore da mettere nella middle e la coppia di 2 che restava nella front. Avrebbe effettuato lo scoop ai danni del proprio avversario!
In linea teorica, comunque, per molti la strategia ottimale dovrebbe essere quella di mettere il punto più forte possibile nella linea back, per poi completare il resto. Ma la distribuzione ottimale dei punteggi è la chiave principale per vincere!
Esistono dei bonus per i punteggi, con i relativi punteggi che comunque generalmente vengono concordati all’inizio di ogni partita dai giocatori.
Il più diffuso è il cosiddetto “scoop”: se un giocatore batte un avversario su tutte e tre le linee, vince il doppio dei punti, ovvero non sigla un +3, bensì un +6. Allo stesso tempo, logicamente, l’avversario riceve un -6.
Alcuni punteggi pokeristici particolarmente difficili da raggiungere generano un punteggio particolare: un poker nella riga “back”, ad esempio, genera un +10 per quello che l’ha ottenuto. Se addirittura il poker viene formato nella riga “middle”, il bonus sale a +20.
La scala colore paga +15 nel back e +30 nel middle; la scala reale +25 nella linea back e +50 nella linea centrale.
Tuttavia, ripetiamo, sono punteggi molto rari e difficili da raggiungere, e l’entità dei bonus va concordata prima dell’inizio della partita.
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