Nell’immaginario collettivo il mondo del casinò è popolato da grandi uomini d’affari pronti a ogni rischio pur di sbaragliare la concorrenza. La storia del gioco, però, ci rivela che anche in epoca contemporanea le donne di potere si impongono nel settore del tavolo verde. Denise Coates è una delle businesswomen più ricche di sempre anche grazie all’azzardo. È fondatrice, azionista di maggioranza e amministratrice delegata di una gigantesca società di gioco americana.
Una delle più grandi fortune di Denise Coates è stata evidentemente quella di essersi trovata la strada spianata sin da subito nel campo degli affari. Si tratta infatti della figlia maggiore di Peter Coates, presidente della squadra di calcio dello Stoke City e già inserito nell’industria del betting. Laureatasi in econometria presso l'Università di Sheffield, ha iniziato a lavorare già da giovane come cassiera per Provincial Racing, azienda di scommesse di proprietà della sua famiglia. Negli anni ’90 è diventata amministratrice delegata di una piccola catena di negozi, cominciando a fare esperienza di tipo manageriale soprattutto dopo aver chiesto e ottenuto un prestito da Barclays per acquisire un’altra catena vicina.
Con l’avvento del terzo millennio, poi, sono partiti gli investimenti verso una specifica società di gioco online, che non a caso detiene anche una quota di maggioranza nello Stoke City. Fu proprio di Denise, all’epoca poco più che trentenne, l’idea di acquistare un dominio web per una nuova attività legata al gioco. Oggi l’azienda viene gestita non solo da Denise, ma anche da suo fratello John in qualità di co-CEO. Con il 50,01% delle azioni, però, è lei ad avere puntualmente più voce in capitolo. Denise Coates si è attestata rapidamente tra le figure femminili più importanti nel mondo del gioco; la sua ascesa potrebbe essere paragonata per certi versi a quella di Angela Leong, anch’ella favorita da legami familiari importanti, anche se nessuna delle due viene indicata tra le 5 donne considerate le regine dei casinò. Il patrimonio complessivo di Denise Coates supera da tempo i 10 miliardi di dollari, il che le ha attirato spesso e volentieri qualche critica mediatica, dato che il suo compenso equivarrebbe ad almeno 10.000 volte lo stipendio medio del Regno Unito.
Una casa in campagna dalle parti di Manchester, una Aston Martin DB9, cinque figli di cui quattro adottati: tutto nella norma per una madre che percepisce sui 350 milioni di dollari all’anno. Convertendo in euro, si arriva alla spaventosa media di un milione al giorno. Denise Coates guadagna più di 10 euro al secondo, nonostante di recente abbia scelto di ridurre i propri proventi e bonus annessi, che nel 2020 ammontavano complessivamente ad oltre mezzo miliardo. Rimane il fatto che la Coates metta in tasca ogni anno più degli amministratori delegati delle 100 maggiori società quotate britanniche messe insieme. Anche se con l’introduzione del casinò live online la concorrenza è aumentata, i Coates sono sempre rimasti al loro posto e oggi il reddito di Denise è più di 3.000 volte superiore a quello del Primo Ministro. Nessuna ripercussione sulle casse societarie, comunque. L’azienda di famiglia gode infatti di un fatturato stabile sui 3 miliardi di dollari e gli utili tendono a moltiplicarsi di anno in anno.
Denise Coates ha creato nel 2012 un ente benefico che oggi porta il suo nome: la Denise Coates Foundation. Nel 2014 ha donato 100 milioni di sterline a diversi altri enti del Regno Unito, nonché a strutture ospedaliere e a Paesi caduti vittime di disastri naturali. Numerose anche le borse di studio universitarie offerte e le donazioni in ambito artistico, soprattutto teatrale. La Fondazione ha collaborato anche con il St Joseph's College per aiutare i giovani in difficoltà in Sierra Leone. Notevoli i riconoscimenti pure in campo politico. Nel gennaio del 2012 Denise Coates è stata nominata Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico per i servizi alla comunità e alle imprese, per poi ricevere un dottorato honoris causa dalla Staffordshire University. Un anno più tardi risultava tra le 100 donne più potenti del Regno Unito, mentre la sua leadership nello specifico settore del gioco d’azzardo viene riconosciuta a livello internazionale.