Qualsiasi buon giocatore di casinò sa che la roulette europea è meglio della roulette americana, perché la prima ha un solo 0, la seconda ne ha due. Oggi questo concetto ci pare scontato, ma un paio di secoli fa non lo era affatto. Il primo a rendersene conto fu François Blanc, l’uomo passato alla storia con due soprannomi, molto simili, che ne inquadrano immediatamente le qualità di imprenditore nel settore del gioco: lo stregone di Homburg e il Mago di Montecarlo. Fu proprio lui a sdoganare la roulette europea, là dove i casinò erano soliti offrire la versione americana (perché più lucrativa), ottenendo come risultato quello di aumentare esponenzialmente la clientela.
Insomma, ciò che i suoi casinò perdevano in termini di edge (la roulette a singolo 0 ha un vantaggio della casa minore rispetto a quella col doppio 0), lo recuperavano con volumi di gioco decisamente più grossi.
François Blanc nacque in Provenza il 12 dicembre 1806, nel piccolo borgo di Courtaison. Né lui né il gemello Louis ebbero mai la fortuna di conoscere il padre, Claude Blanc, morto poco prima che i due fratellini venissero alla luce. Come molti bambini, i fratelli Blanc crebbero con il desiderio di diventare ricchi e famosi.
Un giorno, a Courtaison si fermò un circo itinerante. François e Louis rimasero stregati da alcuni trucchi con le carte, tanto da decidere di seguire il circo nel sud della Francia per imparare il mestiere. I due finirono per arrivare a Marsiglia, dove iniziarono a lavorare nel settore del gambling.
Dopo qualche anno, nel 1833, i fratelli Blanc avevano messo da parte abbastanza risparmi da aprire una piccola banca a Bordeaux, cominciando una serie di speculazioni finanziarie decisamente borderline (tanto che alcune delle loro pratiche, più tardi, furono dichiarate illegali) che gli procurarono non pochi grattacapi.
Lasciata Bordaeux, François Blanc e il fratello Louis si trasferirono a Parigi, dove tornarono a lavorare nel settore del gioco d’azzardo. Tuttavia, i loro progetti furono bloccati poco dopo dalle nuove leggi anti-gambling di Re Luigi Filippo: di fatto, i Blanc si trovarono immediatamente senza lavoro.
Non volendosi arrendere, François e Louis si spostarono nuovamente, questa volta a Homburg. Il paese versava in pessime condizioni economiche e i fratelli Blanc si trovarono (finalmente) al posto giusto e al momento giusto: strinsero un accordo con il monarca locale per sviluppare l’industria, grazie al gambling.
Fu un successo strepitoso: Homburg divenne immediatamente il centro di gravità europeo del gambling, tra sale da gioco, teatri, spa, giardini e attrazioni culturali. Addirittura personaggio come Fedor Dostoevsky scelsero Homburg come località di villeggiatura privilegiata per quasi 10 anni.
Con il passare degli anni, Homburg passò da una situazione debitoria pesante alla prosperità, e fu in questo momento che il governo di Francoforte diede una stretta al gioco talmente pesante che François Blanc si ritrovò nuovamente gambe all’aria.
Lo spirito combattivo di Blanc lo portò a trovare un’altra, brillante soluzione. Homburg era meta turistica solo d’estate; d’inverno, la sua clientela elitaria preferiva il clima moderato della Riviera. Avendo ricevuto notizia che il Principe di Monaco aveva recentemente legalizzato il gioco, François Blanc fece due più due.
Arrivato a Monaco, Blanc spese tutto ciò che aveva per acquisire la compagnia SBM e per migliorare le infrastrutture del Principiato, tra nuove strade e ferrovia. Grazie al suo talento, Blanc fece ben presto di Monaco una nuova destinazione top per turismo e gambling, anche grazie all’enorme libertà datagli da Carlo III, l’allora reggente.
François Blanc deve la sua fortuna alle sue incredibili doti da imprenditore e il suo fiuto per gli affari, ma anche ad un’intuizione in particolare: l’introduzione della roulette europea. Oggi, la roulette europea è un must nelle sale da gioco reali e virtuali, e non può mancare neppure nelle roulette online dei casinò live che si trova in rete, ma fu proprio Blanc nel 1843 ad imporla al grande pubblico.
Per attirare i clienti a Homburg, infatti, Blanc aggiunse la roulette a singolo zero al suo casinò, di fatto raddoppiando il vantaggio dei giocatori. Se la roulette americana, diffusa all’epoca, concedeva alla casa un vantaggio del 5,26%, quella europea lo abbassava al 2,70%.
Una volta sbarcato nel Principato di Monaco, François Blanc esportò la stessa idea, ottenendo il medesimo successo: nei primi anni di gestione, a Monaco arrivarono oltre 30.000 turisti, molti dei quali proprio da Homburg.
François Blanc morì a Leukerbad il 27 luglio del 1877. Su di lui sono nate persino delle leggende, come quella che lo voleva addirittura disposto a vendere l’anima al diavolo pur di carpire i segreti del gioco che lo rese celebre, la roulette appunto.
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