Se ad Hong Kong il settore dei casinò si presenta ancora florido, il merito è soprattutto di Lui Che Woo, probabilmente uno dei più grandi magnati della storia della Cina. Attivo anche sul fronte politico, Lui è infatti il fondatore e il presidente delle società Galaxy Entertainment Group e K. Wah International Holdings Ltd. Forse a livello internazionale il suo nome non dirà molto, ma ad Hong Kong conoscono bene la portata del suo impero economico. Si stima infatti che con circa 19 miliardi di dollari il suo patrimonio sia tale da renderlo il quarto uomo più ricco del Sudest della Cina.
Nato sul finire degli anni ’20, Lui fondò la sua prima azienda, la K. Wah, circa 70 anni fa, a Hong Kong. Inevitabilmente, nel corso dei decenni le società sono cresciute in modo esponenziale e attualmente la K. Wah si presenta come un conglomerato multinazionale che coinvolge gioco d'azzardo, proprietà, intrattenimento, materiali da costruzione e hotel, con oltre 200 filiali e più di 30.000 dipendenti sparsi tra Cina e Americhe. Negli anni '60 Lui iniziò a coltivare le sue prime mire espansionistiche e decise di non concentrarsi più sui materiali da costruzione. Passò così agli investimenti nel campo immobiliare e contribuì sensibilmente allo sviluppo alberghiero in tutta la Cina, grazie alle forniture di ghiaia nel pieno del boom edilizio che si registrò dopo la seconda guerra mondiale. L’interesse verso il mondo dei giochi è iniziato solo nel 2002, a Macao, dove ancora oggi sorgono alcuni dei casinò più lussuosi del mondo. L’attività di Lui era diventata uno dei sei concessionari locali. Se oggi il casinò online è una realtà anche ad Hong Kong lo si deve proprio a questo ricco filantropo cinese, che nel 2011 ha inaugurato il Galaxy Macau, un prestigioso hotel con casinò integrato e che in breve tempo ha svolto una parte fondamentale nella diffusione del gioco in Asia. 2.200 camere, 50 ristoranti, 450 tavoli da gioco, una spiaggia artificiale e numerose attrazioni turistiche: Lui Che Woo aveva messo in chiaro sin da subito di voler fare le cose in grande e ha reso Hong Kong uno dei Paesi in cui si spende di più al casinò. Complice l’età avanzata, oggi è il figlio maggiore Francis a sovrintendere alle operazioni della Galaxy Entertainment Group Limited, mentre la figlia Paddy e il figlio Alexander si occupano della K. Wah.
Non sono poche le cariche che Lui ha ricoperto nel corso della sua notevole carriera. All’inizio degli anni ’80, ad esempio, è stato presidente del Tung Wah Group of Hospitals, per poi essere fondatore e presidente onorario della University of Hong Kong Foundation of Educational Development and Research. Nello stesso periodo Lui fu nominato persino membro dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta in persona. Nell’ambito dell’istruzione, Lui è stato anche membro del consiglio di amministrazione dello United College of the Chinese University of Hong Kong, membro onorario della corte di Hong Kong Kong University of Science and Technology, membro del comitato consultivo della Hong Kong Polytechnic University ed è presidente onorario a vita della Hong Kong Polytechnic University Foundation e del consiglio di fondazione dell'Università di Wuyi. Nel 2007 è diventato persino membro del comitato direttivo del governo di Hong Kong, occupandosi delle attività legate alla sfera turistica.
Lui Che Woo ha mostrato spesso e volentieri un grande interesse anche verso le iniziative filantropiche. Verso la fine del secondo millennio ha sostenuto economicamente lo Stanford University Medical Center per realizzare il Lui Che Woo Research Laboratory. Nel 2002 è stato istituito addirittura il Lui Che Woo Awards per agevolare gli scambi accademici della School of Hotel and Tourism Management, mentre dalle parti dell’Università Politecnica di Hong Kong è sorto un edificio a suo nome. Frequenti sono state le donazioni a favore delle università di Hong Kong. In occasione del 60esimo anniversario del Gruppo K. Wah nel 2015, Lui ha istituito un premio dedicato a se stesso e rivolto a coloro che promuovono atteggiamenti di vita positivi e “valorizzazione dell'energia positiva". Numerose sono anche le lauree honoris causa che ha ottenuto negli ultimi anni, tra cui quelle in giurisprudenza e in scienze sociali.