I 10 Paesi in cui si gioca di più al casinò nel mondo - -
I 10 Paesi in cui si gioca di più al casinò nel mondo

I 10 Paesi in cui si spende di più al casinò nel mondo

Il gambling è uno dei passatempi più diffusi al mondo. Che si tratti di casinò online, poker, scommesse sportive o lotterie, milioni di persone giocano quotidianamente. Anche nel 2020 l’industria mondiale del gioco d’azzardo ha fatturato circa 500 miliardi di dollari, ma naturalmente esistono paesi dove si gioca di più e altri dove si gioca di meno.

Spesa gioco d’azzardo: i 10 paesi al top

Una ricerca di H2 Gambling Capital ha messo in fila i 10 paesi con la più alta spesa pro capite per il gioco d’azzardo. Eccoli, ricordando un particolare importante: quando si parla di soldi spesi nel gioco si intendono soldi persi, poiché il dato della spesa non è altro che la differenza tra il denaro giocato e quello vinto, dunque tornato nelle tasche dei giocatori.

Spagna

Anche se il gioco d’azzardo è legale in Spagna, non sono né i casinò né le slot machine la prima scelta degli iberici. Qui vanno molto le scommesse sportive, come in molti altri Paesi dove lo sport, e in particolare il calcio, è sentitissimo. Buono l’apporto dei casinò terrestri, ben distribuiti sul territorio nazionale.

Grecia

I greci non disdegnano i giochi da casinò online e il poker online, anche se da queste parti sono le lotterie nazionali in cima alle preferenze. La differenza con la Spagna è davvero minima, a livello di spesa per il gioco. Incrociato con il dato del reddito, diventa più emblematico: il reddito pro capite in Spagna è di circa 30mila dollari, contro gli appena 20mila del cittadino medio greco.

Norvegia

In Norvegia, la politica ha maglie piuttosto strette quando si tratta di gambling, dato che soltanto due operatori possono offrire giochi a soldi veri. Questo però non impedisce ai norvegesi di spendere mediamente 448 dollari a testa, soprattutto su scommesse e casinò online. Si tratta comunque di cifre abbordabili, considerando gli oltre 80mila dollari di reddito medio.

Hong Kong

Dici Hong Kong e pensi alla vicina Macao, la “nuova Las Vegas” con alcuni tra i casinò più lussuosi al mondo. Il paradosso di Hong Kong è che in questa nazione il gioco d’azzardo è quasi completamente proibito. Esiste una sola compagnia che può operare, accettando scommesse e organizzando lotterie. Ma questo basta a fare di Hong Kong un paese in cui si perdono circa 500 dollari l’anno a testa nel gioco. Non pochi, ma in fin dei conti appena l’1% rispetto al reddito medio (quasi 49mila dollari annui).

Italia

Eh sì, ci siamo anche noi in questa classifica. Poker, casinò, scommesse sportive, ma anche giochi a vincita istantanea come i Gratta e Vinci e le classiche lotterie. Poi c’è la questione delle case da gioco terrestri, ambito da non sottovalutare perché i 4 casinò italiani sono famosi nel mondo. La loro crisi ha indubbiamente tolto qualcosa negli ultimi anni al settore, ma dall’altra parte il mercato dell’online viaggia abbastanza bene e tiene, nonostante la crisi e il gioco illegale che è limitato ma non debellato. Gli italiani perdono 517 dollari l’anno, corrispondenti a circa l’1,5% del reddito pro capite. Una percentuale che deve fare comunque riflettere considerando che per esempio i norvegesi giocano molto ma spendono solo lo 0,5% del proprio reddito.

Finlandia

Secondo paese del nord Europa in questa lista. In Finlandia il gambling è regolato dal governo, e si spendono circa 533 dollari l’anno a testa, anche qui intorno all’1,1% del pil pro capite. A giocare di più, secondo i dati del governo stesso, sarebbero gli over 65. Tuttavia, come ricordavamo nell’infografica, la Finlandia resta un paese modello per il sistema virtuoso, che tiene sotto controllo fenomeni di gioco problematico o illegale.

Canada

Il Canada è un paese in cui il gioco d’azzardo è molto diffuso, tanto che circa 3 canadesi su 4 scommettono, giocano alla lotteria, al casinò o al poker online almeno una volta l’anno. Ogni anno, nel verde paese nordamericano si spendono 568 dollari a testa in un anno. Messo a confronto con i 46.290 dollari guadagnati in media da ogni canadese, ci attestiamo sull’ordine dell’1,2%.

Irlanda

Anche se l’Irlanda ha aperto ai casinò online soltanto pochi anni fa, la loro popolarità è in costante crescita. Gli irlandesi però hanno una sorta di feticcio per le corse dei cani, che danno vita ad un mercato delle scommesse piuttosto florido. Anche per questa ragione in Irlanda si spendono circa 588 dollari l’anno per giocare, ma non dimentichiamo mai il raffronto con il tenore di vita e altri indicatori che restituiscono un quadro decisamente sereno. Il cittadino irlandese medio guadagna uno stipendio da 78mila dollari, quindi perdere queste cifre può essere abbordabile per molti.

Singapore

Altro paese “high stakes”, con un massiccio afflusso di turismo ricco che arriva appositamente per giocare nei casinò. Tuttavia il governo nutre preoccupazione per la popolazione locale, che guadagna in media molto bene (oltre 65mila dollari) ma gioca e perde 1.174 dollari l’anno nel gioco. In percentuale fa l’1,6% circa.

Australia

La palma della nazione dove si gioca di più al mondo va però all’Australia, dove tirano moltissimo le slot machine, i casinò, le scommesse e le lotterie. La spesa è davvero alta, considerando che un australiano perde in media 1288 dollari l’anno nel gioco d’azzardo, a fronte di un reddito medio di 55mila dollari. Una percentuale del 2,4% sul reddito annuo che è la più alta di tutte, ma la valutazione deve tenere conto di un altro dato: nella terra dei canguri le vincite non vengono tassate.