Il settore dei videogame e dei giochi virtuali si è espanso a vista d’occhio negli ultimi anni. Non tutti sanno che sono state alcune specifiche figure a fare la differenza in questo campo, intuendo le potenzialità delle attrazioni tecnologiche sul mercato. Uno degli esponenti più importanti del mondo videoludico è indubbiamente Martin Walfisz, che non a caso è stato nominato di recente come nuovo CEO della svedese Thunderful Group, in sostituzione di Anders Maiqvist.
Dopo oltre 25 anni in cui ha lavorato da imprenditore, direttore creativo e dirigente nel settore dei giochi, Martin Walfisz è diventato un leader d’azienda ponendosi a capo di diversi team creativi, acquisendo esperienza anche in merito agli investimenti finanziari e alla consulenza strategica ed esecutiva. La sua esperienza operativa si può riassumere di fatto negli ultimi 3 decenni. Dal 1997 al 2009 Walfisz si è occupato della Massive Entertainment, fondata da lui stesso al termine della carriera universitaria, sostenuta presso il Blekinge Institute of Technology, che l’ha portato a diventare un software engineer. Partita da zero, la società ha finito con l’annoverare oltre 100 dipendenti ad essere quotata in borsa, per poi essere acquisita da Vivendi Games (Activision Blizzard) e infine venduta a Ubisoft. Ancora oggi lo studio è uno dei più importanti in Europa e conta più di 800 sviluppatori. Invero, nel corso del terzo millennio la Svezia ha visto anche altre figure farsi strada nel mondo del gioco: basti pensare a Martin Carlesund e a Johan Törnqvist, ma Martin Walfisz ha sicuramente il merito di essersi costruito da solo, senza il timore di affacciarsi a nuove avventure. Dopo aver lasciato Massive, Walfisz ha fondato infatti la Planeto, una società di quiz e giochi mobile, nel bel mezzo del boom dei giochi da casinò online, che hanno rivoluzionato in parte anche il mercato degli store digitali. Nel 2015 la Planeto è stata venduta all'editore di riviste Bonnier Publications e dal 2016 in poi il manager si è dedicato alla Nordisk Games, una nuova divisione del conglomerato di media Egmont, investendo negli studi di gaming già affermati in tutta Europa. Walfisz si è così ritrovato impegnato su più fronti, anche per iniziative no-profit: è lui il fondatore dell'Association of Swedish Game Developers e di Game Habitat, che promuovono lo sviluppo di giochi nei Paesi nordici.
La Thunderful Group AB è una holding svedese di videogiochi con sede a Göteborg, fondata nel 2019 dopo la fusione tra l'attività di distribuzione di Bergsala Holding e Thunderful AB, a sua volta costituita nel 2017 incorporando svariati studi di gioco indipendenti. Negli ultimi anni Martin Walfisz era entrato nella società in qualità di board member, per poi inserirsi nel consiglio di amministrazione ed essere nominato addirittura come nuovo CEO. La divisione della Thunderful Group dedicata ai giochi è cresciuta molto nell’ultimo periodo e attualmente annovera più di 10 software house con centinaia di dipendenti al seguito. La scelta di promuovere Walfisz è stata fortemente voluta anche da Patrick Svensk, presidente del consiglio di amministrazione.
Da diversi anni a questa parte Martin Walfisz viene considerato a livello mediatico come un guru del gioco. Anche i suoi collaboratori sostengono che Martin abbia sempre dimostrato di riuscire a guardare in alto, approcciandosi nel migliore dei modi con ogni figura che abbia incontrato nel corso della sua carriera. Walfisz è in grado di comprendere subito quali team sono necessari per raggiungere un obiettivo e supporta costantemente i membri esecutivi arrivando quasi a stuzzicarli, proponendo loro nuove idee e suggerimenti per la loro strategia aziendale, ma senza mai scavalcarli o imporre nulla. Nell’ambiente, Walfisz viene descritto come una persona molto scaltra, ma ampiamente affidabile anche in virtù della sua immensa esperienza nel settore dei giochi, sia in qualità di operatore sia come investitore. L’impressione è che sappia sempre di cosa hanno bisogno le aziende per ottenere successo. Nonostante si sia ritrovato spesso e volentieri a ricoprire anche ruoli di comando, Walfisz non ha mai fatto sentire ai colleghi il peso della sua posizione. Poco si sa, invece, sulla sua vita privata: Martin Walfisz non è mai stato uno di quei manager che sono soliti finire sulle pagine dei tabloid. Lui stesso si definisce semplicemente un “creatore di cose ed esploratore della vita”.