Steve Wynn: la storia di uno dei personaggi più influenti di Las Vegas - -
Steve Wynn: la storia di uno dei personaggi più influenti di Las Vegas

Steve Wynn e l’espansione della Las Vegas Strip

Essere un personaggio influente di Las Vegas significa quasi avere il mondo ai propri piedi. Steve Wynn ha indubbiamente dato molto al settore del gioco e ha letteralmente trasformato il Nevada nel pieno della sua attività imprenditoriale. Anche se in tanti conoscono il suo nome, in molti ignorano tuttavia i retroscena che hanno portato alle fortune di questo curioso personaggio, al quale si deve buona parte della popolarità di Las Vegas e in generale dei casinò in America.

Le origini di Steve Wynn: da New Haven a Las Vegas

Al secolo Stephen Alan Weinberg, Wynn proviene da una facoltosa famiglia di New Haven, nel Connecticut. Il nuovo cognome fu adottato dopo la decisione di eliminare riferimenti alla matrice ebraica e scongiurare comportamenti discriminatori, di quelli promossi dalle sottoclassi culturali della metà del XX secolo. Instaurare il rapporto col gioco fu inevitabile: il padre di Wynn gestiva infatti delle sale da bingo e il lusso divenne facilmente predominante nello stile di vita del giovane Steve, già da piccolo. Quando aveva solo una decina di anni Wynn si trasferì a New York per accedere alla prestigiosa Manlius School, dopodiché si laureò all’Università della Pennsylvania, ereditando nel frattempo l’attività professionale del genitore, peraltro sommersa dai debiti. Fu allora che Wynn avviò la sua carriera da imprenditore, cercando di far quadrare i conti al lavoro come in famiglia, per evitare di perdere il blasone che non le era mai mancato. Nel 1967, ormai diventato adulto, Steve Wynn si trasferì con la moglie a Las Vegas per importare vino.

L’arrivo di Steve Wynn a Las Vegas

Per il puro spirito di emulazione degno di un vero primogenito, una volta approdato a Las Vegas Wynn decise di acquisire la quota del Frontier Hotel and Casino addentrandosi sempre di più nel mondo del gioco. La scelta si rivelò azzeccata e grazie a lui la struttura iniziò ad affermarsi sul territorio, al punto che nel vendere la sua quota qualche tempo più tardi Wynn aveva già racimolato svariate centinaia di migliaia di dollari. Senza preoccuparsi di tradire una certa impazienza negli affari, Wynn si impuntò per andare oltre e acquisì una partecipazione nel controllo del Golden Nugget, che nel 1987 gli fruttò 440 milioni. Fu l’inizio di una nuova era per Las Vegas, dove i casinò iniziavano ad assumere le sembianze di resort, con un aspetto architettonico rivoluzionato, distintivo e ampiamente riconoscibile.

La trasformazione della Las Vegas Strip

La via più importante di Las Vegas è sempre stata la Strip. Farci affari sarebbe significato dominare il settore del gioco in tutto il mondo. La logica avrebbe voluto che la mossa successiva di un imprenditore come Wynn fosse acquistare delle strutture anche da quelle parti, invece il buon Wynn pensò di fiondarsi esclusivamente sul progetto nascente del The Mirage, a costo di indebitarsi. Il successo ottenuto dal casinò, che aprì nel 1989 guadagnando più di un milione di dollari al giorno, superò ogni aspettativa e Wynn riuscì ad evitare ancora una volta la bancarotta, mentre i gestori degli altri casinò si ritrovarono costretti ad adeguarsi e a restaurare del tutto i propri locali. Fu così che la Las Vegas Strip cambiò radicalmente nel giro di pochi anni, favorendo anche grazie all’attenzione del cinema lo sviluppo di una vera e propria cultura legata al gioco, che dopo pochi anni sarebbe sfociata nella realtà dei casinò live online. Steve Wynn era talmente ambizioso che non voleva che i frutti della sua attività fossero riferiti solo ai singoli appassionati dell’azzardo. Anche le famiglie avrebbero dovuto frequentare le sue strutture, così nel 1993 inaugurò il Treasure Island Hotel and Casino, procedendo nella sua opera di rivalutazione della Strip.

Steve Wynn Las Vegas - -

La supremazia di Steve Wynn nel mondo dei casinò

Verso la fine del secondo millennio Steve Wynn era già uno degli uomini più ricchi d’America. La ciliegina sulla torta fu rappresentata però dal Bellagio, uno dei casinò più lussuosi del mondo, che fu inaugurato nel 1998 a latere di un investimento mostruoso da 1,6 miliardi di dollari per il progetto più oneroso di sempre nel settore. Non pago, nel 2005 Wynn aprì anche il Wynn Las Vegas, per poi direzionare le sue mire espansionistiche in altre zone degli USA attraverso il Beau Rivage a Biloxi e il Golden Nugget ad Atlantic City, che oggi è una delle 7 città con più casinò al mondo. Con il Wynn Macau e l’Encore Macau, Wynn aveva esportato il proprio nome anche in Cina.

La vita privata

Wynn non è mai stato uno di quei ricconi antipatici e con la puzza sotto al naso. Anzi, piuttosto frequenti sono state le sue partecipazioni ad attività benefiche. Di certo, però, è stato il casinò a stravolgere del tutto la vita di Steve Wynn, che ancora oggi, ad 80 anni, risiede infatti. Nel tempo libero è possibile trovarlo in qualche museo ad apprezzare quadri o a rilanciare cifre spaventose in qualche asta privata. Non a caso la sua galleria contiene numerose opere originali Picasso, una delle quali fu addirittura danneggiata per sbaglio dallo stesso Wynn, che dovette sborsare un milione di dollari per provvedere al restauro e poi rivenderla. Nonostante non sia più un giovanotto, Steve Wynn dà perennemente l’impressione di avere il colpo in canna e di poter mettere le mani su qualche nuovo fenomeno imprenditoriale. Poco importa se per divorziare dalla moglie ha dovuto versare alla signora 740 milioni di dollari facendo impallidire tutta l’America. A Wynn le risorse per stupire il mondo intero non sono mai mancate. Basta farsi un giro nella Las Vegas Strip per capirlo.