Molti giochi di carte si caratterizzano per una vasta selezione di regolamenti, che corrispondono di fatto a più versioni dello stesso gioco. Il poker è probabilmente una delle attrazioni con più varianti, mentre il blackjack registra le principali differenze tra i tavoli europei e quelli americani. In tanti si chiedono dunque come si giochi precisamente al blackjack italiano. Come nel 7 e Mezzo, il gioco consiste nel cercare di arrivare al punteggio più alto possibile o comunque a uno score superiore a quello del mazziere. I vari partecipanti, infatti, non devono competere tra di loro. La casa conserva comunque un piccolo margine di vantaggio sui giocatori.
In questo articolo tratteremo:
Quando si arriva al tavolo di blackjack, uno dei dubbi principali risiede nel numero di mazzi che si avranno a disposizione: un quesito che attanaglia soprattutto chi intende giocare a blackjack online, nel timore che le regole possano variare da una room all’altra. In questo gioco si utilizzano 8 mazzi da 52 carte. Quando un nuovo set di carte arriva al tavolo, le carte finiscono nell’apposito sabot e il dealer vi posiziona un divisore. Una volta distribuita la carta che equivale al divisore, il mazziere annuncia che le carte da sostituire nel seguente round. Le carte precedenti vengono sempre messe via all’arrivo di un nuovo set. Quando si inaugura un sabot, il mazziere estrae la prima carta e la scopre, per poi prelevare una quantità di carte suggerita direttamente dal valore della prima carta e scartarle, senza nemmeno scoprirle. Va da sé che con queste premesse cimentarsi nella tecnica del conteggio delle carte diventa alquanto proibitivo.
Nel blackjack italiano, come vogliono le regole classiche, si deve cercare di totalizzare un massimo di 21 punti. Gli assi possono valere 1 o 11 punti, le figure ne assegnano 10 e le altre carte rispecchiano i rispettivi valori nominali. Quando ricevono le carte iniziali dal dealer, i giocatori possono scegliere se o continuare a chiedere carta. Se le due carte sono un asso e una carta, a prescindere da colore e seme, si ottiene un blackjack, che attribuisce un moltiplicatore x1,5 alla vincita. Se il proprio punteggio è più alto di quello del banco, si vince un importo pari alla propria puntata di base, mentre se si supera quota 21 e si “sballa” si perde l’intera puntata. Nel caso in cui sia il giocatore sia il mazziere si ritrovano con lo stesso score, la puntata ritorna al giocatore attraverso un “push”. Il croupier è costretto a “stare” e a vedersi preclusa la possibilità di ottenere nuove carte quando arriva a 17 punti.
Nel blackjack italiano è consentita la regola dello “split”, che consiste nel dividere una mano in due mani diverse se le prime due carte sono di egual valore; a quel punto il giocatore può piazzare un'altra puntata dello stesso importo della prima per far seguire alle due carte dei percorsi differenti. Se si splittano gli assi, però, sarà consentito ricevere solo un’altra carta supplementare. I giocatori più esperti sono proprio quelli che riescono a capire quando dividere le carte a blackjack, dato che non tutti gli scenari possono apparire favorevoli, a seconda delle carte che sono in possesso del mazziere. Arrivare a 21 dopo aver diviso una mano, comunque, non dà diritto al blackjack. I giocatori possono raddoppiare la puntata anche in un altro caso, ossia prima di ricevere la terza carta, anche dopo aver “splittato”; se la prima carta del dealer ha un valore di 10 punti e segue un blackjack, la puntata del Raddoppio torna al giocatore. Altre nozioni importanti risiedono nelle regole del blackjack sull’assicurazione, attuabile quando il mazziere si ritrova con un Asso come carta scoperta e quindi con discrete possibilità di eseguire subito un blackjack. In questa situazione un giocatore può “assicurarsi” piazzando separatamente sul tavolo un importo equivalente alla metà della puntata di base: se il blackjack avviene, si rientra di quanto puntato, altrimenti si perde la puntata sull'assicurazione. Effettuare un blackjack, comunque, non rappresenta necessariamente l’unica strada per vincere: se un giocatore riesce a richiedere 10 carte senza superare i 21 punti si aggiudica la mano a prescindere dal suo score, a meno che il mazziere non esegua un blackjack.
Non esiste solo la giocata principale, ma sono permesse anche puntate collaterali. La 21+3, ad esempio, richiede che i giocatori prevedano che le prime due carte ricevute, insieme alla prima carta del mazziere, compongano una mano di poker a 3 carte: tris di seme, scala a colore, tris, scala o colore. Di altro tipo sono invece le puntate collaterali che si basano sulla coppia: la “perfect pair” si compone di due carte identiche per valore, colore e seme, la coppia colorata consiste in due carte di pari valore e colore, ma di semi diversi, mentre la coppia rosso/nero è formata da due carte di pari valore, ma di colori e quindi semi differenti.