La Roulette è uno dei più classici giochi da casinò e sebbene le sue origini siano piuttosto datate ancora oggi sono tante le domande che sorgono intorno al suo funzionamento. Il gioco sfrutta d’altronde alla perfezione le leggi della fisica per far in modo che i risultati non siano scientificamente contestabili, ma talvolta, soprattutto nelle partite dal vivo, può capitare comunque che nascano dissidi intorno al tavolo verde. A tutela della sicurezza nell’ambito della Roulette, comunque, non c’è solo il croupier, ma anche un’altra figura: lo chef de partie.
Non tutti sanno come si chiama chi lavora alla roulette e di conseguenza anche molti appassionati del gioco ignorano cosa fa lo chef de partie. Il suo ruolo è però fondamentale, in quanto è lui a svolgere compiti da supervisore per garantire il giusto svolgimento delle partite. Può essere considerato a tutti gli effetti come il capo del tavolo ed è a lui che spetta l’ultima parola su ogni questione. In pratica è l’unico vero deputato alla gestione delle varie fasi di gioco, pronunciandosi su eventuali cambi anticipati dei croupier e sui pagamenti, risolvendo ovviamente eventuali diatribe. Anche l’operato dei croupier passa per la sua approvazione. Nel gioco della Roulette lo chef de partie può persino incrementare o ridurre i limiti del tavolo o la frequenza dei lanci. Da qualche anno a questa parte i dati e le statistiche delle partite sono comodamente disponibili attraverso appositi monitor, di conseguenza è molto più facile riscontrare qualche anomalia imprevista. Quando non si verificano problemi di sorta, gli chef de partie confermano comunque ad alta voce gli annunci dei croupier, come quelli relativi alla validità delle puntate eseguite all’ultimo secondo. Lo chef de partie sa essere comunque anche conviviale e non lavora per mettere ansia ai giocatori. Quando qualcuno riesce a conseguire vincite da capogiro, ad esempio, è usanza che lo chef lo omaggi offrendogli o qualcosa da bere.
Come noto, esistono più tipi di Roulette e in qualche caso le azioni dello chef de partie richiedono degli accorgimenti in più. Nella versione più classica del gioco, ossia la Roulette francese, lo chef è solito stare seduto su di uno sgabello in mezzo ai giocatori invece di rimanere in piedi, in modo da godere di una visione sinottica del tavolo e da non farsi sfuggire nessun particolare della partita. Agendo così risulta più semplice arrestare anzitempo i tentativi di manomissione del gioco: in tanti, ad esempio, tendono a proporre le proprie fiches e quindi a puntare dopo che è stato già annunciato il numero vincente. Lo chef de partie non è comunque infallibile, motivo per il quale nei tavoli più popolati è spesso accompagnato da un suo omologo. Se le vincite sono molto alte, gli chef hanno l’obbligo morale di assistere i croupier nei calcoli.
La Fair Roulette è una versione alternativa del gioco che deriva direttamente da quella francese. Forse in Italia non sarà molto nota, ma è comunque piuttosto diffusa presso le sale di lingua inglese, dove lo chef de partie è noto come “pit boss”. Non è raro che in questi casinò una sola persona controlli anche più tavoli simultaneamente, ponendo particolare attenzione su quelli in cui la pallina è stata già lanciata. Soprattutto in quel di Las Vegas capita che lo chef distribuisca ai giocatori dei “comp”, vale a dire dei buoni per delle consumazioni, a prescindere dai loro risultati. Al contrario di quanto avviene nei più comuni tavoli della Roulette francese, in questo caso lo chef de partie opera in solitaria e le sue responsabilità sono di fatto moltiplicate.