Quanti sono i sistemi per vincere alla roulette? Moltissimi. Alcuni di essi necessitano di conoscenze matematiche di un certo tipo, altri di un impegno finanziario che potrebbe diventare troppo pesante. Non è decisamente il caso del Metodo Pivot per la Roulette, uno dei più semplici in assoluto sia come difficoltà di comprensione che come impegno economico richiesto. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Contrariamente ad altri metodi o sistemi, il Pivot non è una strategia per la Roulette dalla genesi antichissima, anche perché si basa su un principio sintetizzato da uno studioso belga, Charles von Bockstaele, che si chiama “Legge del terzo”. Tale legge stabilisce che in un ciclo completo di 36 estrazioni, un terzo dei numeri non esce. Dunque, si hanno mediamente 12 ripetizioni.
Pertanto ai fini di questo metodo si prende in considerazione un numero “Pivot”, che significa letteralmente “perno”, per farci girare le nostre scommesse. La selezione dovrà appunto ricadere su un numero “hot”, ovvero su un numero che è uscito più di una volta come vincente nelle ultime estrazioni. Per individuarlo è il caso di stare qualche estrazione senza puntare, diciamo almeno una decina, per vedere se uno dei numeri risulta vincente più di una volta. Nel caso in cui dovesse accadere, quello diventerà il nostro numero “pivot”. Ciò significa che dovremo giocarlo con la stessa unità di scommessa finché uscirà nuovamente sulla ruota, fino a un massimo di 35 volte. Nel momento in cui il numero pivot risultasse vincente entro tale deadline saremo in profitto almeno in pari, visto che un pieno paga 35 volte la posta. Ne consegue che, per ovvie ragioni, meno giri impiegherà il numero a tornare ad essere vincente, più alto sarà il profitto. Ovviamente una volta centrato il numero pivot, esso andrà lasciato e si ripartirà dalla ricerca di un nuovo pivot. Qui sotto vediamo un esempio tratto dalla Roulette live online di Gioco Digitale.
Il sistema Pivot è un metodo cosiddetto di “flat betting”, ovvero che prevede sempre la stessa puntata. Tuttavia esiste anche una variante non flat, ovvero progressiva. In tal caso si prevede una finestra più ampia, non da 36 turni ma da 108. Nel caso in cui il pivot non esca per 36 volte, la puntata andrà raddoppiata da 1 a 2 unità di scommessa, per poi tornare a 1 nel caso in cui il pivot esca sulla ruota. Ad ogni modo, il metodo pivot classico per la roulette è di gran lunga il più utilizzato.
Il principale pregio del Sistema Paroli per la Roulette è legato alla sua estrema semplicità. La teoria di von Bockstaele è basata sull’osservazione e OVVIAMENTE non infallibile, però è molto comoda da prendere come modello di riferimento e non richiede grossi calcoli né capitali particolarmente importanti.
I difetti o svantaggi di tale metodo sono sostanzialmente due. Il primo è legato alla disciplina che è richiesta. Essendo un metodo ripetitivo e basato su un solo numero, gli eventuali giri perdenti potrebbero spazientire il giocatore. Perché invece il metodo abbia speranze di funzionare serve estrema disciplina nell’applicazione, sia nel resistere ai cicli negativi che al cambiare numero una volta che si va in vincita. L’altro difetto è più sostanziale. Ovvero si tende ad attribuire ai numeri comportamenti “umani”, mentre in realtà la Roulette (come le estrazioni del lotto) non ha memoria. Dunque, non è scritto da nessuna parte che un numero debba ripetersi nel giro di poche estrazioni, né che una volta uscito il numero pivot non possa uscire una terza volta a stretto giro.
Data anche l’estrema semplicità, il metodo pivot si può usare indifferentemente sia nella Roulette nei casinò terrestri sia in quella online. In alcuni casinò può esistere la noia del dover prendere nota dei numeri usciti, mentre nella roulette online abbiamo sempre una parte dello schermo dedicata alla mostra degli ultimi numeri usciti.