Il metodo delle colonne è uno dei più utilizzati nel gioco della roulette e si basa nella fattispecie sulle cosiddette “permanenze”. I giocatori adottano pertanto una strategia specifica al fine di provare ad aumentare le possibilità di riuscire a indovinare l’esito del giro della ruota, anche a costo di prodursi in molteplici puntate.
In questo articolo tratteremo:
Quella francese è indubbiamente la più diffusa tra le varie tipologie di roulette esistenti. Il perimetro della ruota conta 37 numeri, compreso anche lo 0, di conseguenza si rivela più vantaggiosa per i giocatori, che non devono avere a che fare con il doppio 0 della versione americana. Il metodo delle colonne si basa su determinati gruppi di 12 numeri della roulette, da non confondersi con le dozzine, ed ovviamente si può applicare comodamente anche nel Casinò online. La prima colonna include i numeri 1, 4, 7, 10, 13, 16, 19, 22, 25, 28, 31 e 34, la seconda invece i numeri 2, 5, 8, 11, 14, 17, 20, 23, 26, 29, 32 e 35 e la terza, infine, i numeri 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, 33 e 36. Quanto paga una colonna alla roulette? Se si punta su una colonna il possibile guadagno ammonta al doppio di quanto giocato. Insistendo sempre sulla stessa colonna, senza variare la puntata, si avrebbe pertanto il 32,4% di probabilità di successo, percentuale che raddoppia regolarmente giocando su 2 colonne e che triplica scommettendo su tutte e 3, lasciando comunque alla casa un margine di vantaggio del 2,8%. È qui che entrano in gioco le permanenze, che si riassumono in mirati tentativi di abbattere il vantaggio del banco. Puntando un gettone su una colonna e un altro su una delle rimanenti si finirebbe col vincere un gettone o perderli entrambi: in quest’ultimo caso bisognerebbe puntare ancora sulla colonna individuata in partenza e simultaneamente su quella che si era rivelata perdente.
Benché si tratti di pure teorie matematiche, gli studiosi sono convinti del fatto che a lungo andare gli esiti dei giri alla roulette portino ad una sorta di ritorno all’equilibrio tra le tante chance. Per questo motivo le permanenze vengono adottate spesso e volentieri anche dai giocatori più esperti. Lo schema di gioco più gettonato prevede di puntare un gettone su una specifica colonna, in maniera fissa, ed un altro su una delle altre 2 colonne a seconda delle uscite precedenti. Al contrario di quanto avviene nel metodo della martingala, nessuno schema della roulette legato alle permanenze richiede raddoppi o puntate in progressione. In un’ottica puramente statistica, le possibilità di vittoria non sono superiori rispetto a quelle che si otterrebbero giocando su 2 colonne scelte casualmente ad ogni giro, ma dal punto di vista empirico la situazione è ben diversa: la sconfitta viene associata infatti ad una prevalenza delle permanenze rispetto alle alternanze, per quanto le percentuali delle probabilità di vittoria non cambino. La memoria storica delle permanenze viene ricavata dal cosiddetto “permanenzimetro della roulette”, attraverso il quale si possono individuare 3 tipologie di permanenze: reali, fittizie e artificiali. Le reali sono quelle effettivamente registrate ai tavoli e le fittizie sono invece teoriche e calcolate in base ai comportamenti su più tavoli, mentre quelle artificiali si basano esclusivamente sulle proprie giocate.
Rispetto ad altri metodi e sistemi applicabili alla roulette, le permanenze non fanno sì che i giocatori si espongano eccessivamente, in modo da salvaguardare il loro budget. Anzi, sebbene le vincite non possano essere assicurate, le permanenze possono rivelarsi molto utili per ridurre quantomeno le perdite e ripristinare il bankroll di base. Un vantaggio non da poco, ma bisogna comunque tenere in considerazione i contro: il banco conserva sempre e comunque un certo vantaggio e solo aumentando gli importi delle giocate da piazzare si possono raggiungere più rapidamente vincite considerevoli. Non tutti i giocatori più assidui sanno cos’è il metodo delle colonne nella roulette, perché in molti preferiscono affidarsi ad altre strategie eventualmente più proficue, ma rimane la soluzione migliore per esaltare le permanenze ed evitare così bilanci particolarmente negativi.