Il gioco della pinnacola è uno dei più famosi e tradizionali passatempi che si praticano con le carte in Italia. Forse poco conosciuto all’estero, si tratta comunque di un gioco importantissimo per la storia delle carte in tutto il vecchio Continente, dal momento che ha posto le fondamenta per la nascita di altre attrazioni poi divenute fortemente popolari, in primis il burraco.
In questo articolo tratteremo:
Le origini della pinnacola affondano le loro radici nella prima metà del XX secolo, anche se la storia di questo gioco è ancora oggi molto discussa dagli studiosi. La pinnacola sarebbe nata proprio in Italia, probabilmente nel 1930, in qualità di variante del ramino e della scala 40, già molto gettonati ai tempi. Una tesi che cozza però con la teoria che vorrebbe la pinnacola come passatempo dei soldati già durante la prima guerra mondiale. Non è da escludere però che il gioco riscuotesse un certo successo tra gli eserciti, complice la sua parte strategica: per arrivare a vincere, infatti, è necessario pianificare per bene le proprie mosse. Negli anni a venire la pinnacola ha acquisito una popolarità sempre crescente, al punto che sono iniziati a sorgere in tutta Italia vari circoli e club dediti a tornei amatoriali. Al di fuori dell’Europa la pinnacola non ha registrato lo stesso seguito, ma c’è chi vi gioca in Nord America, dove è conosciuta perlopiù come “penuchie” o “pinocle”. Il termine “pinnacola” si riferisce ai 2 neri, che come gli altri 2 fungono da jolly ed è detto “pinella”. Il gioco è oggi molto più famoso rispetto al passato, tanto che esiste persino la pinnacola online, ma non va confuso con il pinnacolo, anch’esso diffuso negli anni ‘30, che presenta regole molto diverse. Anche parlare di regole della pinnacola a 15 carte sarebbe improprio, perché in questo caso il riferimento sarebbe al gioco della pinella, noto anche come pinnacolone o pinellone.
Per giocare alla pinnacola occorrono 2 mazzi di carte francesi, comprensivi dei jolly. Si può giocare in 2 o in 4, quindi in coppie. Stabilire quando si vince a pinnacola dipende dal numero dei partecipanti: a prevalere è chi raggiunge il punteggio più elevato formando delle apposite combinazioni di carte e se si è in 2 si arriva a 1.000 punti, mentre se si gioca in coppie si può terminare a 1.500, a 2.000 o a 2.500, a propria discrezione. Non ci sono dubbi, invece, su quante carte si danno a pinnacola: ne spettano infatti 11 per partecipante. Le carte che avanzano vengono poi sistemate in mezzo al tavolo per comporre il mazzo dal quale si potrà pescare di volta in volta. Le regole dell’apertura nella pinnacola sono alquanto curiose: a iniziare il giro non è chi si trova accanto al mazziere, bensì si seguono convenzionalmente altri criteri, partendo dal giocatore più anziano o procedendo semplicemente per estrazione. Le mani si susseguono comunque in senso orario e ogni giocatore è chiamato a pescare e scartare una carta, scegliendo in prima istanza tra il mazzo principale o la pila degli scarti. Al contrario di quanto avviene in altri giochi, è possibile raccogliere tutte le carte scartate in precedenza, ma si è tenuti a giocare immediatamente la prima carta, formando una nuova combinazione o estendendone una già presente. Come nella maggior parte dei giochi con le carte francesi, la mano termina quando il giocatore di turno effettua uno scarto. Solo allora toccherà al partecipante successivo.
Nella pinnacola le carte numeriche dal 2 al 5 assegnano 5 punti, mentre le carte dal 6 al re valgono 10 punti. Tra le carte ordinarie la più preziosa è l’asso, non solo perché attribuisce 15 punti, ma perché può essere impiegato anche all’inizio di una scala. Il jolly, invece, vale ben 25 punti. Un poker con carte da 5 punti vale 40 punti, un poker con carte da 10 ne vale 80 punti, un poker d'assi 120 punti e infine un poker di jolly ben 500. La chiusura dà diritto a 100 punti e una scala completa che va da asso ad asso, il cosiddetto “pinnacolone”, vale da solo 1.500 punti. Diversi punteggi sono relativi alla specifica combinazione della “pinnacola”: se priva di jolly, i punti della pinnacola vengono raddoppiati, mentre se è composta da un minimo di 10 carte lo score viene addirittura triplicato. Alla fine di ogni smazzata i valori delle carte rimaste in mano ai giocatori che non hanno chiuso devono essere sottratti dal totale dei punti maturati in quel round.
Non esiste un regolamento della pinnacola standard. Trattandosi di un gioco abbastanza datato, non sorprende infatti che nel corso dei decenni si siano cementate le abitudini di giocatori che hanno preferenze diverse, alle quali corrispondono norme altrettanto differenti. I giochi di carte online sono sempre lineari sotto questo punto di vista, ma quando si parla di attrazioni più tradizionali il discorso cambia. Di base lo scopo rimane quello di formare i giochi, noti in questo caso anche come “pinne”, ossia delle combinazioni specifiche di carte che possono essere sequenze o scale, composte da almeno 3 carte. Con 4 carte di pari valore e seme diverso si consegue un “poker”. A questo punto un quesito è d’obbligo: quante carte servono per fare pinnacola? Ben 7, che siano però del medesimo seme. Come nel burraco, è possibile rimpiazzare i jolly già calati sul tavolo, con la differenza che è possibile prelevare persino quelli degli avversari, ma si è obbligati a rigiocarli subito. Va da sé che chi sa già come si gioca a burraco parte avvantaggiato nell’approccio a questo gioco. Le regole della chiusura nella pinnacola impongono che la smazzata termini quando un giocatore riesce a liberarsi di tutte le carte che ha in mano.