Avete sentito parlare del Bridge ma non sapete come funziona esattamente? Nessun problema, ci siamo qua noi a spiegarvi le regole di uno dei tanti giochi possibili con i classici mazzi di carte francesi.
Parliamo di un gioco abbastanza ostico in effetti, ma affrontabile e godibile comunque da un principiante, già alla prima partita. Addentriamoci dunque in quello che è considerato addirittura uno sport, dove servono logica, intuito e spirito di iniziativa per brillare.
Ebbene, il Bridge si gioca a coppie con un un mazzo di carte francesi costituito da 52 carte (senza jolly). I giocatori che formano una coppia si siedono uno di fronte all’altro al tavolo. Le due coppie impegnate prendono perciò il nome dei punti cardinali: Nord e Sud giocano contro Est e Ovest.
Ciascuno dei quattro giocatori a rotazione farà il mazziere, distribuendo il mazzo a partire dal giocatore alla propria sinistra, una carta alla volta. Tutte le azioni del Bridge si svolgono in senso orario, da sinistra a destra.
Lo scopo di ogni coppia è quello di fare più prese possibili. Una presa si effettua quando ognuno dei quattro giocatori ha giocato una carta. La regola base del gioco dice che si deve rispondere al seme di uscita del primo giocatore. Pertanto, se il primo giocatore gioca fiori, tutti devono giocare una carta di fiori. La presa diventa poi di proprietà della coppia (non del singolo giocatore).
Se non si possiedono carte del seme di uscita, è possibile giocare qualunque altra carta. Questa carta non influenzerà la presa in questione, anche se più alta delle altre. Esaurita la presa, uscirà per la presa successiva il giocatore che ha vinto appena vinto. Le prese totali a disposizione delle coppie per ogni singola smazzata sono ovviamente 13. Più carte alte una coppia possiederà, più prese presumibilmente farà. Un mazzo di carte pesa 40 grammi o punti, in quanto viene dato simbolicamente all’Asso valore 4, al Re valore 3, alla Donna valore 2 e al Fante valore 1.
La carta più alta di ogni seme è l’Asso, seguito da Re, Donna, Fante, 10 e via dicendo, fino al 2 che è la “Cenerentola”. I quattro giocatori hanno però modo di scegliere un colore e di eleggerlo briscola (o atout se preferite) temporanea per la mano che stanno giocando. In alternativa possono scegliere di giocare senza briscola.
Quando i giocatori scelgono una atout, le modalità di presa viste precedentemente vengono in parte modificate. Fa infatti la presa o la carta più alta del seme giocato dal primo giocatore o la carta più alta di atout. Resta immutata la regola per cui bisogna giocare, possedendola, una carta del colore di uscita. Il 3 di Cuori, insomma , può vincere sull’Asso di Fiori, se Cuori è Atout! Se si gioca senza atout farà sempre presa la carta più alta del seme di uscita. Se due o più giocatori intavolano una atout (non possedendo carte del seme di uscita) , farà la presa il giocatore che ha fornito l’atout più alta.
Si può scegliere un colore ed eleggerlo colore di atout quando se ne posseggono, con il compagno, almeno 8 carte. Se si posseggono meno di 8 carte in tutti e quattro i colori, si finirà col giocare senza atout.
Facciamo un passo indietro per capire cosa succede nel Bridge subito dopo la distribuzione delle carte: parliamo della cosiddetta “dichiarazione”.
Il primo a dichiarare è il mazziere, quindi in senso orario gli altri giocatori. Una dichiarazione può durare solo un giro oppure diversi giri dichiarativi e uno stesso giocatore può dichiarare più di una volta. Lo scopo della dichiarazione è quello di indovinare quante prese faremo poi nella seconda fase, quella del gioco delle carte.
I quattro giocatori si scambiano informazioni sulle carte possedute per capire quante prese potranno poi fare nella fase pratica del gioco. Il linguaggio usato è un linguaggio convenzionale, legato ai quattro semi e al numero delle prese. Una sorta di lingua straniera che occorre imparare.
Se una coppia ha vinto la dichiarazione promettendo di fare 9 prese, per esempio, dovrà poi realizzare 9 o più prese per meritare un premio in punteggio attivo. Se farà meno di 9 prese un premio positivo andrà agli avversari.
Si può dichiarare “Passo” oppure un colore e un certo numero di prese. Diremo “Passo” quando le nostre carte sono brutte e non meritano di essere raccontate. Dichiareremo qualcosa quando invece abbiamo una buona scelta di carte in mano. Per dichiarare occorre però vincere la dichiarazione precedente o per numero di prese o per rango di colore. Il rango dei colori a salire è: Fiori-Quadri-Cuori-Picche-Senza.
Se l’avversario ha dichiarato 1♥, io dopo di lui posso dire 1♠, 1 Senza, 2♣ o 2♦ ma non 1♣ o 1♦. Posso cioè dichiarare qualunque cosa da 1♠ in su. Nel “condominio” della dichiarazione si possono soltanto salire le scale, mai scenderle. La dichiarazione più bassa è 1♣: se dico 1♣ prometto di fare 7 prese (6 obbligatorie + 1 dichiarata) e sto eleggendo il colore di Fiori colore di briscola. La dichiarazione termina quando tre giocatori hanno dichiarato consecutivamente “Passo”.
Finita la dichiarazione, della coppia che ha vinto la dichiarazione stessa giocherà soltanto colui che ha nominato per primo il colore che ha vinto l’asta. Tale giocatore sarà il vivo e giocherà le sue carte coperte e quelle del compagno (il morto) scoperte sul tavolo. Il morto scoprirà le carte dopo l’attacco, cioè dopo la giocata della prima carta da parte del giocatore alla sinistra del vivo.
Si può iniziare una dichiarazione con 12 o più punti. Si nominano colori di 4 o più carte. La dichiarazione iniziale di 1♠ significa in sostanza: “Ho 12 o + punti ed almeno 4 picche“. La ripetizione di un colore lo allunga ogni volta di una carta. Se dichiaro per esempio 1♥ e poi 2♥ affermo di avere carte di Cuori.
I punteggi del Bridge hanno una struttura leggermente più complicata rispetto ad altri giochi affini come Scala 40 o Burraco.
Il punteggio che si ottiene per ciascuna presa dichiarata e fatta, dopo le sei di base, varia a seconda che il contratto sia dichiarato ad atout o senza atout e a seconda del colore d’atout.
Ogni presa con atout picche e cuori vale 30 punti; ogni presa con atout quadri e fiori vale 20 punti. La prima presa a senza atout vale 40 punti e le successive 30 punti. Per vincere una partita è necessario vincere due manche su tre e per vincere una manche è necessario totalizzare 100 punti, anche in più smazzate successive.
La vittoria della manche comporta un premio aggiuntivo di 300 punti alla prima e di 500 punti alla seconda. C’è poi un premio particolare che si attribuisce quando si dichiarano e si realizzano 12 o 13 prese. Questi premi vengono chiamati rispettivamente piccolo o grande slam. Il piccolo slam vale 500 o 750 punti (dipende se è in prima o seconda manche), il grande slam 1000 o 1500 punti.
Il punteggio negativo per ogni presa fatta in meno rispetto a quelle dichiarate è pari a 50 punti in prima manche, 100 in seconda. Tale punteggio va segnato a chi ha giocato in difesa. Per vincere la manche è valido solamente il punteggio relativo alle prese dichiarate e fatte. Eventuali prese in più effettuate o prese in meno fatte dall’avversario vengono contate a parte.
Ricordatevi inoltre che è possibile raddoppiare o quadruplicare il punteggio positivo delle prese fatte (o quello negativo delle prese mancate) usufruendo di due dichiarazioni particolari che sono il “contro” e il “surcontro”. Tali dichiarazioni possono essere utilizzate nel corso della licitazione da ciascun giocatore.
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