Termini più usati nello slang dei giochi eSport - -
Termini più usati nello slang dei giochi eSport

Nel mondo degli eSport sono moltissimi i termini che vengono usati normalmente nel gergo comune dei giocatori, alcuni sono usati in generale e sono applicabili in qualsiasi gioco altri invece sono molto utilizzati solo in determinate tipologie di giochi.
Vediamo dunque elencati e inseriti in categorie i principali termini che caratterizzano il vocabolario dei giochi eSport e in quali casi vengono usati.

Termini relativi al software dei giochi

In questa categoria rientrano le parole usate relativamente al software di gioco dal punto di vista proprio della programmazione o dei client di gioco.

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È un termine che viene usato genericamente per indicare malfunzionamenti imprevisti del gioco.
Normalmente è utilizzato in ogni tipo di titolo online in quanto con l’aumentare della quantità dei dati dovuti alla crescita del gioco che si arricchisce di nuovi contenuti e funzionalità, dal punto di vista del codice di programmazione è facile che sorgano errori.
Esempi di “bug” possono essere interazioni non programmate nell’utilizzo di determinate abilità dei personaggi di un gioco contemporaneamente oppure contenuti aggiunti che vanno in conflitto con quelli precedenti generando errori in gioco come l’annullamento di un abilità.

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È un termine che si riferisce all’aggiornamento e alla modifica di un gioco.
Una “patch” contiene normalmente nuovi contenuti e aggiunge novità all’interno del gioco ma ci sono anche casi in cui un gioco riceve delle patch correttive il cui scopo è correggere problemi di gioco o risolvere bug segnalati.

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Quando un gioco non risponde agli input di un giocatore in tempo reale si parla di “lag”.
Normalmente il “lag” è causato da un problema di connessione e da una velocità di rete scadente che comporta la ricezione tardiva dell’input da parte del server di gioco e la conseguente lentezza di risposta.
In gioco quindi è un caso di “lag” per esempio quando cliccando a destra il personaggio si muove in quella direzione solo 1 secondo dopo e non immediatamente.
Il “lag” sebbene la maggior parte delle volte è causato dall’utente in alcuni casi è dovuto a problemi del server di gioco e coinvolge quindi tutti i giocatori.

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Per “hitbox” si intende il “corpo” effettivo quindi rappresenta il modello 3d di un personaggio.
Chi ha avuto modo di vedere come funziona la creazione di un gioco e la sua programmazione senza tutta la parte di design grafico avrà visto di certo che i personaggi di un gioco sono come delle figure geometriche 3d con forme tutte particolari.
L’hitbox è proprio quella figura che in gioco determina per esempio se un colpo va a segno oppure no.
Normalmente i giochi cercano di rendere graficamente il personaggio fedele al suo hitbox ma spesso capita che si spara un colpo o un’abilità pensando di mancare o viceversa di colpire un avversario e ciò non succede in quanto l’hitbox non necessariamente coincide con la figura che ad occhio si percepisce di un personaggio.

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Per “cheat” si intende un attività illecita da parte di un giocatore e l’utilizzo di programmi non autorizzati per avere vantaggi in gioco.
I giocatori che usano questi “trucchi” sono definiti “cheater” e quando vengono scoperti ricevono un “ban” ovvero il blocco dell’account che in questi casi è permanente.
I cheat che vengono utilizzati più spesso sono per esempio gli “aim bot” ovvero programmi che nei giochi fps o sparatutto permettono di mirare automaticamente alla testa.
Altri cheat usati per esempio nei MOBA sono quelli relativi alle abilità e quindi programmi che schivano automaticamente i colpi nemici o che si sostituiscono al giocatore e usano le abilità automaticamente.

Termini legati alla comunicazione

Ora vediamo invece i termini più usati nelle comunicazioni dei giochi eSport, nelle chat in partita e quindi per segnalare determinate azioni o intenzioni, spesso molti termini sono semplicemente diminutivi o acronimi di frasi intere.

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Forse il termine più noto del vocabolario eSport è “GG” che sta per “good game” e viene usato per indicare una bella partita o per indicare una bella giocata di un giocatore.
Negli anni è diventato un po’ un intercalare vero e proprio e viene usato in diversi modi primo su tutti a fine game per congratularsi con gli avversari per la partita giocata.
Non è raro il suo utilizzo in tono sarcastico per esempio in casi di colpi particolarmente fortunati o ad uso di lamentela come a dire “ok dopo questa hai vinto”.

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Il “lol” scritto con le lettere minuscole per non confondersi con l’acronimo di League of Legends il famoso MOBA è un termine usato che significa “lot of laughs” quindi si usa per indicare qualcosa di divertente, che ha scaturito una risata o semplicemente indica stupore.
Un po’ come per il “gg” ha assunto un po toni generici rispetto agli anni passati e ormai leggere “lol” nei giochi online è una routine quotidiana.

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Il termine “noob” è usato per indicare un principiante o un giocatore scarso alle prime partite ad un gioco.
Molto spesso viene traslato in modi diversi che indicano però la stessa cosa come “newbie” o “niub” questo perché alcuni giochi censurano il termine “noob” o ne puniscono l’utilizzo da parte dei giocatori.
Il “noob” oltre ad essere usato per il principiante che gioca da poco ricorre anche quando ci si riferisce semplicemente a giocatori di livello basso in giochi che hanno un ranking e quindi tendenzialmente a giocatori poco abili.

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Molto usata come parola in diversi ambiti, “troll” è un termine usato per quei giocatori che rovinano l’esperienza degli altri giocatori di proposito.
Le accezioni del termine sono molte, viene usato per esempio quando un giocatore sbaglia apposta qualcosa per far perdere il proprio team, oppure è anche utilizzata per giocatori che ingannano i propri compagni scrivendo una cosa e facendone un altra.
A livelli alti in molti eSports per esempio tra i pro player viene usata per indicare giocatori che compiono errori da principiante o low level player.

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Più che una vera e propria parola usata nel mondo degli eSport per indicare un significato o qualcosa di specifico il termine “flame” indica gli insulti e l’accanimento verbale che purtroppo non mancano nel mondo degli eSports.
“Flammare” quindi è il corrispettivo di insultare o criticare in maniera maleducata un giocatore, i giochi eSport infatti prevedono tutti la possibilità di segnalare i giocatori per comportamenti scorretti e in genere tra le motivazioni selezionabili risulta esserci proprio il “flame” verbale ricevuto in chat.

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Letteralmente vuol dire “away from keyboard” il cosiddetto “afk” è il giocatore che non è fisicamente al pc e quindi pone la propria squadra in svantaggio numerico.
Il termine è molto usato anche per indicare un giocatore “assente” nel senso di ininfluente che sta giocando male e non ha impatto in partita.
Anche l’”afk” risulta tra le motivazioni presenti negli strumenti di segnalazione dei giochi e addirittura in molti di questi la presenza di un giocatore “afk” può portare all’interruzione della partita e al suo annullamento.
Un termine dal significato vicino ad “afk” è il cosiddetto “brb” che significa letteralmente “be right back”.
Legato appunto al concetto di assenza dalla postazione “brb” viene usato però per indicare che ci si assenterà un attimo ma si ritornerà a breve a giocare.
Per esempio può essere usato in casi di imprevisti o azioni veloci come può essere aprire la porta di casa, andare in bagno o attività simili che quindi prevedono un ritorno attivo al gioco nel breve periodo.
La lista di termini riguardanti il mondo dei videogiochi sarebbe lunghissima questi sono i più usati in linea generale per tutte le tipologie di gioco e sono quelli più famosi che in alcuni casi vengono utilizzati addirittura nel linguaggio comune.
Molte parole ormai sono conosciute anche da chi non viene dal mondo degli eSport o in generale dei videogiochi online segno tangibile appunto del loro impatto al giorno d’oggi.
 
 
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