Razz poker: regole e strategie - -
Razz poker: regole e strategie

Oggi parliamo di un’altra variante del poker che non gode della stessa fama dell’Hold’em ma che merita comunque la nostra attenzione: approfondiamo regole e strategie del Razz, ovvero del Seven Card Stud Low.

Alle WSOP di Las Vegas il Razz è molto apprezzato e fa parte dei classici tornei H.O.R.S.E. tanto amati dai variantisti. Dalle nostre parti è un po’ più raro incrociare appassionati di Razz, purtroppo.

Eppure il gioco è molto interessante. Richiede tanta pazienza e flessibilità, perché le puntate hanno dei limiti e non vince il punto più alto, come di solito succede, ma quello più basso. Siete confusi? Niente paura, ecco tutto quello che c’è da sapere sul Razz.

Le regole del Razz

Nel Razz ogni giocatore paga l’ante a inizio mano e poi riceve tre carte, proprio come nel Seven Card Stud. Le prime due carte sono coperte mentre la ‘door card‘ è visibile a tutti i giocatori al tavolo.

Il giocatore con la door card più alta deve quindi pagare il ‘bring-in‘ che può essere pari all’ante oppure alla ‘small bet’. Nei round successivi, inizia invece chi ha le carte più basse. Se più di un giocatore ha la stessa combinazione di carte basse, il giocatore più vicino alla sinistra del dealer parlerà per primo.

Puntate e rilanci hanno un importo fisso che determina in base all ‘small bet‘ fino in quarta strada. Dalla quinta strada invece si segue la ‘big bet‘, quindi le puntate raddoppiano.

Alla fine, sempre come nello Stud classico, ogni giocatore arrivato al river avrà sette carte in tutto: le prime e due e l’ultima coperte, le quattro in mezzo scoperte.

Allo showdown, come abbiamo già anticipato, il piatto viene vinto dalla mano con il valore più basso. Occhio perché gli Assi sono le carte con il valore più basso nel Razz. La combinazione di carte più bassa possibile, il nut, è dunque: A-2-3-4-5. Questo poiché colori e scale non valgono nel Razz. Basta guardare il valore delle carte, pertanto, non il seme. Ne consegue che in quarta strada, per esempio, la mano più bassa possibile è X-X-A-2.

Quando è il momento di decidere chi ha la miglior mano allo showdown, si guarda la terza carta più alta in mano e si inizia a contare. Una mano come 8-7-6-5-4 vince contro una mano come 10-5-3-2-A, in quanto l’8 è più basso del 10. Se le carte più alte di due o più giocatori hanno lo stesso valore, si guardano le seconde carte più alte e via così. Quindi 7-6-5-3-A vincerà contro 7-6-5-4-A. Solo se due o più giocatori hanno la stessa identica combinazione di carte, il piatto si splitta.

La strategia nel Razz

Per quanto riguarda le starting hands e i progetti, c’è poco da inventarsi nel Razz. Carte basse, tra l’Asso e il 5, sono molto buone e paragonabili alle belle coppie del Texas Hold’em, se proprio volete fare un paragone. A-2-3 è ovviamente la miglior starting hand. Se il tuo range si allarga, per esempio tra A e 7, dovresti giocare con più attenzione. Le mani con coppie generalmente sono dei fold automatici e mani con carte sopra il 9 sono svantaggiose.

Non concentrarti comunque solo sul punto che hai a ogni strada, ma presta anche attenzione a quali sono le tue carte scoperte. Quando hai una buona mano, vieni pagato di più se le tue carte più alte sono girate. D’altra parte, quando hai una brutta mano come A-K-Q puoi ancora far finta di avere una buona mano se il tuo asso è visibile. Presta attenzione anche alle carte scoperte di fronte ai tuoi avversari.

Prova poi ad attaccare i tuoi avversari quando ricevono carte alte. Se il tuo avversario riceve una donna o un re in quarta o quinta strada, puoi spesso vincere il piatto puntando. Se le tue carte coperte non sono buone, ma le tue carte scoperte lo sono, puoi spesso vincere il piatto incontrando poca resistenza. Insomma, esiste lo spazio per il bluff.

Tieni d’occhio, inoltre, le carte scoperte uguali alle tue, perché riducono la probabilità di chiudere coppie. Usa queste informazioni anche per capire qual è la forza delle mani avversarie. Infine, cerca di ricordarti le carte foldate dai giocatori usciti nella mano. Come nel Seven Card Stud, serve un po’ di memoria per essere giocatori vincenti.

 

 

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