Il Pachinko è un gioco giapponese che si basa sui flipper che noi tutti conosciamo, con la differenza che in questo caso si tratta di un flipper verticale. Anche se nato come forma ludica di gioco arcade, come i più famosi videogiochi, ad esempio Donkey Kong o Pac-Man, è molto più facile trovarlo in apposite sale dove è adibito come gioco da casinò.
Molto spesso, anche grazie alla grande diffusione dei pachinko a tema videoludico, viene confusa con delle slot machine a tema videoludico.
L’articolo tratterà i seguenti argomenti:
Il Pachinko, anche se è diventato in poco tempo l’emblema del gioco da casinò giapponese per eccellenza, è un gioco relativamente giovane. Il Pachinko, come lo conosciamo oggi, nasce nel secondo dopoguerra a Nagoya, città nella regione di Chubu.
Il gioco venne inizialmente pensato come forma ludica, distrazione per la popolazione giapponese che in quel periodo si trovava in una delle fasi più complicate della sua storia.
Anche se non si conosce effettivamente l’origine reale del pachinko, spesso si parla di una rivisitazione di un gioco dei primi anni ’20 nato negli Stati Uniti: il Corinth Game. Questo gioco era, ed attualmente è, conosciuto come flipper.
Anche per chi non conosce le abitudini e la vita giapponese, tutti sanno che gli abitanti del Sol Levante amano gestire nel migliore dei modi gli spazi. Basta fare alcuni esempi molto famosi come i Capsule Hotel oppure le piccole case di 30 metri quadrati.
Per questa ossessione degli spazi, avere dei flipper ingombranti non era funzionale per il loro stile di vita. Per questo motivo modificarono il flipper (in Giappone chiamato anche Korinto Gemu) posizionandolo in verticale.
A causa poi della grande guerra la produzione e la febbre per i giochi cessarono per far spazio agli orrori della seconda guerra mondiale.
La grande innovazione che trasformò il Pachinko fu la gabbia di chiodi, chiamata Masamura gage, ideata alla fine degli anni ’40.
Pochi anni dopo nascono le prime macchine pachinko con la possibilità di vincere attraverso una singola sfera.
Fino alla fine degli anni ’70, le pachislot erano manuali con una manopola meccanica e senza alcun effetto video o grafico. Dopo l’avvento dei videogame, e la loro grande diffusione nel mondo, nascono le macchine Pachinko come le conosciamo oggi, con luci a led e schermi dove appaiono bonus e animazioni.
Il nome Pachinko sembra proviene dalla fantasia dei bambini. Quando ancora non erano utilizzate come gioco da casinò, i bambini iniziarono a chiamarli Pachi Pachi ossia “qualcosa di leggero che esplode” a causa del rumore delle sfere.
Il gioco del Pachinko è molto popolare in tutta l’Asia, soprattutto a Taiwan, Giappone e Sud Corea. Per giocare ad una Pachislot si deve andare proprio in uno di questi paesi, visto che in Occidente non sono diffuse.
Esistono delle vere e proprie sale dedicate al mondo dei Pachinko. In Giappone si possono trovare palazzi dedicati ai giochi, dove alcuni di questi sono dedicati esclusivamente al gioco delle sfere. Questi piani o sale sono chiamate Pachinko Parlor o semplicemente Sale da Pachinko.
Una delle peculiarità delle sale da pachinko è l’affluenza. I giocatori ed appassionati di pachinko sono in fila già dalla mattina per entrare nelle loro sale preferite. Per questo motivo è consigliato stare lontani dalle sale vuote perché non godono di una buona reputazione.
Oltre all’affluenza ci sono due caratteristiche si possono trovare quasi esclusivamente in queste sale. La prima è il rumore assordante e ipnotico che proviene da ogni angolo della sala, tra musica e rumori di sfere che vengono lanciate, l’altra è invece la possibilità di fumare, anche se il governo Giapponese sta prendendo provvedimenti a riguardo.
Giocare a pachinko dipende molto da quale macchina da pachinko si ha difronte. Infatti possono capitare a volte delle vecchie macchine da pachinko dove è obbligatorio inserire del denaro e si ricevono le sfere in base ai contanti che si sono stati inseriti. Il motivo per cui non si può giocare direttamente con del denaro ma solo con le sfere, che sono la valuta del gioco, è perché il gioco è illegale in Giappone. Spesso però, come nei casinò più famosi al mondo, invece di inserire direttamente la banconota nella macchina da pachinko, è presente una cassa dove si possono acquistare direttamente le sfere per giocare.
Quando si sceglie una pachislot bisogna controllare, se disponibile su display, il numero di vincite avvenute precedentemente. Se sono troppo elevate probabilmente quella pachislot ha già fatto vincere bonus ai più fortunati e sarà più difficile ricevere premi.
Dopo aver inserito una sfera sarà il giocatore a decidere la forza da imprimente alla sfera d’acciaio, girando con più o meno forza la manopola.
Più rotazione viene impressa alla manopola più la sfera verrà lanciata con più forza verso l’alto. Se la forza è troppa, sicuramente la sfera cadrà nel canale di perdita, se invece si è fortunati e il rimbalzo della sfera tra i chiodi la porta verso una buca per la vittoria, allora si ottengono dei premi.
I premi possono essere di due tipi:
Oltre al classico gioco del lancio della sfera, quasi sempre è presente una slot machine con 3 rulli ad una singola riga, dove si può ottenere un tris. Per avviare il gioco della slot machine si deve imbucare la sfera o in una determinata buca oppure ottenere una determinata combinazione. Spesso sono presenti dei numeri o dei personaggi che rappresentano a pieno la pachislot o il tema della macchina da Pachinko.
Dopo aver ottenuto almeno due simboli uguali, reach che spesso si ottiene una sola volta su quattro giri, si deve poi trovare il terzo simbolo per ottenere il bonus.
La prima regola da seguire obbligatoriamente è che non si può giocare con soldi veri ma bensì li si deve scambiare con le sfere, la valuta del gioco. Si ricorda che in Giappone è illegale giocare a Pachinko direttamente con soldi, quindi se ci si trova davanti ad una pachislot che accetta monete o contanti per giocare in maniera diretta, si tratta sicuramente un gioco illegale.
Proprio come nei casinò online sicuri, anche qui le sfere valgono come le fiches e per questo hanno un valore monetario ma non sono direttamente una moneta con valuta reale.
Essendo un gioco da casinò a tutti gli effetti, è bene non portare con se dei bambini o minori.
Per entrare in una Sala Pachinko è consigliato seguire una serie di regole definite come il codice di condotta del Pachinko.
La prima cosa a cui fare riferimento è certamente la cultura del paese in cui ci si trova. Il Giappone è un paese di antiche tradizioni, dove il rispetto per l’individuo è il cardine della loro civiltà.
Questo comporta uno dei principi fondamentali del codice: mai mostrare emozioni quando si gioca a Pachinko. Mostrare felicità o rabbia o tristezza può in qualche modo influenzare sia in maniera positiva, ma soprattutto in maniera negativa, l’umore delle persone vicine.
Si deve quindi applicare quella che viene definita nel mondo dei casinò una pokerface.
Altra regola fondamentale è quella di non toccare mai le sfere di un altro giocatore. Oltre ad essere considerato un gesto estremamente maleducato o che potrebbe essere frainteso come tentativo di truffa ai danni del giocatore, nella cultura giapponese viene considerato un atto che porta sfortuna.
Anche se difficile ma non impossibile, è vietato utilizzare sfere di altre sale Pachinko in un’altra sala. Per rimediare a questa ambigua movimentazione di sfere, molte aziende hanno inciso dei simboli sulle sfere per rendere uniche.
Ultima regola molto folkloristica è mettere un oggetto (in genere un pacchetto di sigarette), all’interno del contenitore delle palline della pachislot. Questo fa si che venga prenotata per circa mezz’ora la macchina pachinko senza che nessuno la tocchi o ci giochi.
Il Pachinko è molto popolare in Giappone. In base ad un articolo della Portsmouth University in UK, che cita il Centro Giapponese dello sviluppo socio-economico, viene mostrato che ci sono circa 17.1 milioni di giocatori appassionati del gioco delle sfere, circa il 14% dell’attuale popolazione del Sol Levante. Grazie a questa ricerca possiamo affermare che non è solo un gioco, ma anche un fenomeno sociale radicato fortemente nella cultura Giapponese e asiatica.
Molte aziende rilasciano i propri brand per sponsorizzare questi giochi infatti sono presenti molti pachinko a tema anime o manga. L’influenza dei Pachinko in Giappone è talmente elevata che per diversi spot pubblicitari sono stati chiamati attori internazionali come Nicolas Cage.
Una delle aziende più grandi che detiene la maggior parte dei franchising è la giapponese Sega Sammy Holding.
Come già spiegato, sono moltissime le Pachi-slot a tema anime o manga. Alcune delle più famose sono quelle dedicate a Gundam, l’anime e manga dedicata ai robot giapponesi. Sia l’anime che il manga sono di genere Mecha e trattano tematiche fantascientifiche con guerre intergalattiche con alieni tra spazio e Terra.
Uno dei tanti Pachinko in Giappone dedicato a questa serie è costruito nei minimi dettagli e si chiama Gundam “Red Fever” Pachinko Machine. A lato si trova il mecha protagonista della serie costruito finemente.
Altri Pachinko molto famosi rilasciato nel 2010 con più di 50 mila unità vendute è quello dedicato a Ashita no Joe. Il manga e l’anime parlano delle avventure di un ragazzo appassionato di boxe, da noi arrivato in occidente con il nome di Rocky Joe.
Tra le più vendute, più famose e longeve, troviamo la macchina da pachinko dedicata al “Pugno della stella polare” da noi conosciuto con il nome di Ken Shiro o Ken il Guerriero. È uno dei brand con numero di Pachinko più venduti della storia con un numero di vendite che supera i 3 milioni e mezzo di unità.
Molti di questi giochi sono arrivati nelle case dei giapponesi attraverso la loro controparte videoludica su Playstation e Wii.
Una cosa che amano i Giapponesi è sicuramente la cultura occidentale. Anche se hanno una forte e radicata tradizione nella loro cultura sono sempre molto aperti alle novità provenienti dall’occidente.
Non fanno eccezione film e saghe cinematografiche.
Oltre ad un’importante presenza dei Pachinko dedicati a Gamera, la grande tartaruga mostruosa nata nel mondo del cinema per competere contro il famoso film e brand Godzilla, spesso si vedono dei Pachinko dedicati a film e saghe statunitensi.
Infatti sono presenti tanti Pachinko dedicati a King Kong, la grande scimmia che ha terrorizzato moltissimi spettatori dal 1933 ad oggi. Oppure non sono rare i pachinko dedicati a più giovani saghe cinematografiche come Star Wars che vede protagonisti i famosi Ian Solo e Darth Vader. Su alcune pachislot dedicata alla saga intergalattica è presente un R2D2 in miniatura che accompagna il giocatore in avventure spaziali. Altra saga importante è quella dedicata a Terminator, dove sullo schermo di alcuni Pachinko si possono vedere tante scene del film mentre si gioca.
I videogiochi sono da sempre un punto fermo nella cultura giapponese. Non è raro trovare sia adulti che giovani giocare nelle sale giochi tra arcade, sparatutto e giochi di corse.
Non potevano essere da meno le varie aziende produttrici dei giochi da casinò che hanno subito acquisito i diritti di famosissimi brand in tutto il mondo per sviluppare Pachinko a tema videoludico.
Tra i tanti videogiochi è bene citarne alcuni dei più famosi. Tekken, un videogioco picchiaduro 3D famoso in tutto il mondo è uno dei brand utilizzati per creare le pachislot. Il videogioco, che vede come cardine un torneo di arti marziali, ha dato la possibilità alla Bandai Namco di produrre fino a 5 varianti di pachislot.
Altro brand nipponico molto famoso in tutto il mondo è Resident Evil, fantastico videogioco Survival Horror dove i protagonisti dovranno confrontarsi con zombie e esseri mutati da virus. Il brand è divenuto famoso anche grazie alla fortunata saga cinematografica con la bellissima Milla Jovovich. Il brand dedicato alle vicende dell’oscura società Umbrella Corp. ha fatto vendere ben 104.000 pachislot a partire da 2013.
Ultimo brand, ma non meno importante, è quello di Tomb Rider. La bellissima archeologa, Lara Croft, famosa in tutto il mondo, è protagonista di questa serie videoludica a partire dalla metà degli anni ’90. Dal videogioco sono stati tratti fumetti e gli indimenticabili film con Agelina Jolie. Grazie alla fama dell’archeologa sono stati venduti nelle sale da gioco ben 60.000 macchine pachinko.
Anche se in Italia il fantastico mondo dei pachinko non è ancora arrivato possiamo certamente ipotizzare che i Pachinko in Italia sarebbero una valida alternativa alle classiche slot machine.
Non si tratta solamente di brand, ma anche di una questione videoludica. Gli italiani sono da sempre stato un popolo molto aperto al cambiamento e alle novità, soprattutto a quelle tecnologiche.
Il pachinko potrebbe essere una novità incredibile nel mondo dei casinò, soprattutto nel Bel paese.