Dubito è un gioco nel quale è richiesto spesso e volentieri di bluffare. Anzi, mentire e barare è praticamente la base di ogni partita, in quanto bisogna raccontare svariate bugie pur di liberarsi delle carte che si hanno in mano, così da scartarle al momento giusto. Ad esempio, è possibile dichiarare una carta diversa da quella che si è appena rimossa dalla mano. Essere scoperti, però, porta a penalizzazioni importanti.
In questo articolo tratteremo:
Per giocare a Dubito viene impiegato di solito un mazzo di carte regionali, ma è possibile iniziare una partita anche utilizzando le carte francesi. Il numero minimo di giocatori richiesto è 3, per arrivare ad un massimo di 8. Dai 5 giocatori in su, però, sono necessari 2 mazzi di carte, la cui quantità può essere comunque ridotta. Anche a causa delle varie e possibili configurazioni logistiche, Dubito non figura sempre tra i più classici giochi di carte in rete e chiaramente non rientra tra i proverbiali giochi con le carte napoletane. A ricoprire il ruolo del mazziere sono a turno tutti i giocatori, che distribuiscono le carte una alla volta. A seconda del numero di carte e giocatori, tra i partecipanti c’è chi potrebbe ricevere una carta in più rispetto agli altri, ma si tratta di uno scenario comunemente accettato. Eventuali rimanenze al termine della distribuzione vengono direttamente scartate.
A prendere la parola per primo nel gioco di carte Dubito è il partecipante che si trova alla destra del mazziere e che deve scartare uno o più assi. Le carte scartate poi dagli altri giocatori vengono poste, coperte, nell’apposita pila degli scarti, in modo che nessuno possa vederle. Se ci si ritrova senza assi, ci si può sempre produrre in un bluff fingendo di possederne almeno uno. Gli altri hanno 2 possibilità di scelta: crederci o dubitare dichiaratamente, esclamando per l’appunto “Dubito!” e aggiungendo eventualmente dettagli. Successivamente il giocatore che aveva scartato mostra la carta ai presenti: se si trattava di un bluff è costretto a prelevare l’intero pozzo degli scarti, altrimenti è chi ha messo in dubbio la sua parola a farlo, rischiando così di precludersi la vittoria finale. La parola passa dunque ad un altro giocatore, che deve calare i 2. In seguito si passa ai 3 e via dicendo, per poi ripartire dagli assi. Le regole di Dubito permettono di scartare anche più carte alla volta, ma esagerare potrebbe dare nell’occhio e tradire un bluff evidente.
Non c’è altro modo che calare tutte le carte in proprio possesso per vincere una partita a Dubito, che può protrarsi anche per molto tempo in base al numero di carte con le quali si sta giocando. Naturalmente, se il pozzo aumenta di dimensioni e i giocatori si trovano tutti sul punto di concludere, diventa molto più difficile riuscire a bluffare con successo. Nel caso in cui fossero già stati posti dei dubbi in qualche mano precedente, sarebbe bene memorizzare le carte già uscite così da ritrovarsi avvantaggiati qualora venisse contestato ancora un altro avversario. In qualche rara variante di Dubito, però, è consentito scartare anche la carta dal valore subito più basso e subito più alto rispetto a quella destinata al pozzo, il che complica ovviamente ogni indagine da parte degli altri giocatori. Le strategie di Dubito, comunque, ruotano inevitabilmente intorno alla capacità di bluffare. Quando si svolgono più mani in successione è necessario riuscire a imparare in fretta a risultare credibili nelle proprie affermazioni.