Da quando esiste la roulette, i giocatori si domandano insistentemente se esista qualche trucco o qualche soluzione per avvicinarsi il più possibile a capire quale sia il numero vincente. La roulette è pur sempre un gioco ad estrazioni e la matematica la fa da padrona. Non sorprende, quindi, che esistano vari sistemi di scommesse al riguardo, alcune delle quali con progressione a basso rischio. Uno dei più noti è il sistema Fitzroy, che a metà del XX secolo ha fruttato vincite ingenti sui tavoli di Nizza. Così come il MIT divenne celebre nel blackjack grazie alla tecnica del conteggio delle carte, in questo caso fu la banda di Norman Leaigh a scrivere un pezzo di storia del tavolo verde.
In questo articolo tratteremo:
Il sistema Fitzroy è piuttosto datato: per la precisione è stato inventato nel 1800 da alcuni aristocratici britannici, vale a dire James St. Clair-Erskine, il conte di Rosslyn e suo fratello Alexander, il cui secondo nome era per l’appunto Fitzroy. Ciononostante, c’è chi nell’ambiente del tavolo verde annovera questo metodo tra le più classiche strategie della roulette con il nome di “sistema di Rosslyn”. Gli ideatori del sistema erano convinti della sua efficacia ancora prima di riuscire a dimostrarla e solo dopo numerosi esperimenti riuscirono a giungere a delle conclusioni precise. Ciononostante, quando provarono a mettere in pratica il sistema in un casinò vero e proprio non ottennero subito grandi successi. Per certi versi il sistema Fitzroy ricorda sia il metodo d'Alembert sia il metodo Martingala: è previsto un piano di puntate che varia a seconda della serie di esiti, per cui le scommesse vengono incrementate dopo un risultato negativo e diminuite dopo una vincita. La filosofia è chiara: ogni vittoria cancella una sconfitta.
Applicare la tecnica Fitzroy nella roulette non è sempre possibile. Uno dei requisiti indispensabili è infatti quello di trovarsi davanti alla versione più tradizionale del gioco. Esistono infatti diverse tipologie di roulette: quella da prendere in considerazione è in questo caso quella europea, che contiene un solo 0. È possibile procedere anche sulle roulette online dal vivo. A risultare coperte sono le puntate esterne in denaro pari (rosso / nero, pari / dispari, 1-18 / 19-36). Se si punta 1€ e si perde, si tenta una nuova scommessa da 2€. In caso di esito positivo, si ritorna a puntare 1€. Ponendo l’esempio di 3 giocate andate male su scommesse rosse a 1/1 e proseguendo con una vittoria fino ad ottenere 4 vittorie e 4 sconfitte, l’importo conquistato sarebbe di 5€. In questo modo le perdite vengono sapientemente ammortizzate fino a registrare un bilancio positivo.
Il sistema Fitzroy può essere impiegato su diverse serie di numeri e a differenza di altri sistemi di progressione è il piano di puntate più piatto, in quanto la scommessa viene ingrandita appena dopo un esito sfavorevole, il che va indubbiamente a beneficio del bankroll. Insomma, anche i giocatori meno pratici ed esperti possono approfittare di questa tecnica. A parità di condizioni, altre strategie come il metodo Martingala restituirebbero risultati peggiori.
Ci sono comunque anche degli aspetti negativi da valutare. Quando si applica il sistema Fitzroy, infatti, è come se la roulette si schierasse contro il giocatore. Questo in virtù del vantaggio naturale della casa, per cui a lungo andare i giocatori potrebbero incorrere in perdite più frequenti del previsto. A livello puramente statistico il rischio di non riuscire a recuperare le perdite va pur sempre messo in conto. Per questo motivo molti giocatori adottano il sistema Fitzroy soprattutto quando decidono di prodursi in puntate ridotte. Questa tecnica può rivelarsi utile anche solo per prendere familiarità con la gestione del bankroll e passare solo in un secondo momento a metodi più rischiosi, come ad esempio il sistema Fibonacci. In buona sostanza, questa strategia potrebbe apparire poco appetibile per i giocatori maggiormente navigati, tuttavia può rendersi preziosa in qualunque momento quando si ha il solo scopo di rientrare di perdite modeste. Il sistema Fitzroy è sicuramente poco complesso, ma rimane comunque governato dalle leggi della matematica e nessun risultato può essere dato per scontato.