La roulette è un gioco noto per essere molto semplice, sebbene apra le porte a meccaniche e calcoli che possono rivelarsi anche particolarmente complessi. Proprio in base a questi si sono sviluppate ipotetiche strategie che vengono seguite anche dai giocatori più scafati nel tentativo di centrare i numeri vincenti. Una delle più conosciute è la strategia delle dozzine, che a sua volta si divide in 2 specifici metodi differenti.
In questo articolo tratteremo:
Le dozzine presenti nella ruota della roulette sono 3: ognuna di loro conta infatti 12 numeri in base al naturale ordine matematico. Sarebbe improprio parlare dunque di un singolo numero della dozzina, in quanto si va dai numeri dall’1 al 12, dal 13 al 24 e dal 25 al 36, ignorando di fatto il ruolo dello 0 nella roulette. Le dozzine sono già indicate sul panno verde del tavolo, essendo comprese tra i numeri ordinari e le 3 chance semplici (cioè il Rosso-Nero, il Manque-Passe e il Pari-Dispari). Le strategie basate sulle dozzine vengono individuate nel sistema della martingala e nel metodo della permanenza. Nel primo caso l’obiettivo è quello di rimediare alle eventuali puntate perse in precedenza, mentre nel secondo si cerca di ripristinare una condizione di equilibrio con più giocate, ma esponendosi di meno ad ulteriori rischi. Naturalmente, sia nelle partite dal vivo sia nell’ambito del Casinò online la gestione del bankroll è fondamentale, anche perché attraverso le proprie puntate si è chiamati a coprire più numeri.
Il sistema della martingala prevede che si cominci a puntare seriamente dopo una giocata di prova, che serve a individuare le 2 dozzine nelle quali non è compreso il primo numero uscito. Se ad esempio viene estratto il 5 si gioca quindi sulla seconda e sulla terza dozzina, disponendo per ognuna la stessa somma. In seguito bisogna aumentare la cifra per le puntate sulle dozzine perdenti. Anche per questo motivo è importante iniziare con una puntata esigua, così da non consumare subito una porzione importante del budget da investire eventualmente in una fase successiva. Nel metodo della martingala si è soliti andare al raddoppio, così da abbattere il vantaggio del banco, variando di volta in volta la massa delle puntate. Chiaramente, non si tratta di un metodo infallibile, ma confida nella statistica: la ruota non ha certo memoria, ma i giocatori devono sperare che più giri consecutivi rivelino almeno un esito fortunato. Anche se in qualche caso non si può parlare di una vincita propriamente detta, è possibile comunque rientrare di una perdita ingente.
Le permanenze nella roulette non impongono ai giocatori di cambiare continuamente gli importi delle puntate. Quando si gioca sulle dozzine il banco deve pagare una scelta vincente a 3, ma ogni dozzina ha esattamente il 32,4% di possibilità di portare al successo, il che significa che anche coprendole tutte rimarrebbe un margine di vantaggio per la casa, che alla lunga eviterebbe di perdere. Se non si vogliono adottare colpi in progressione, si può provare a sfidare il banco proprio sul tempo. Il metodo della permanenza si chiama così proprio perché i giocatori rimangono occupati volutamente al tavolo per ridurre i rischi e le perdite, che si potrebbero concretizzare solo dopo diverse giocate. In buona sostanza, questa strategia richiede di puntare un gettone su una dozzina, senza cambiarla mai, e un altro su una delle rimanenti. L’esito del giro si tradurrebbe quindi con la vittoria di un gettone o con la perdita di 2 gettoni, nel qual caso si dovrebbe puntare ancora una volta un gettone sulla dozzina fissa ed uno su quella che si era rivelata perdente. Nel lungo periodo, la percentuale di successo arriverebbe al 64,8%. In genere, il metodo della permanenza viene utilizzato più di frequente rispetto al sistema della martingala, ma nessuno dei due scredita l’altro e soprattutto nessuno dei due può assicurare con certezza assoluta una vittoria. Le strategie sulla roulette sono numerose, ma sta sempre al giocatore stabilire quale faccia maggiormente al proprio caso.