La bestia è un gioco di carte italiano piuttosto datato, ma in voga ancora oggi con tanto di una controparte digitale. Si tratta di un gioco molto simile alla briscola, con la quale condivide infatti alcune regole. Lo scopo è quello di far “imbestialire” i propri avversari, lasciandoli senza la possibilità di effettuare una presa.
In questo articolo tratteremo:
La bestia affonda le proprie radici nella Francia del ‘700. Le regole furono ufficializzate infatti nel libro “Académie Universelle des Jeux”, pubblicato a Parigi nel 1739. Considerando che secondo la storia della briscola le prime tracce di quest’ultima risalirebbero ad un secolo più tardi, potrebbe essere stato il gioco della bestia ad ispirare la briscola e non il contrario. Le regole che vengono seguite oggi sono piuttosto diverse, ma nel complesso il gioco non si discosta troppo dall’originale, che prevedeva delle prese con obbligo di risposta e di taglio. Come si gioca a bestia con le carte? Per giocare serve un mazzo da 40 carte regionali, come ad esempio quelle napoletane, e bisogna essere almeno in 3 per avviare una partita. I giocatori concorrono alla formazione del piatto iniziale, che costituisce il montepremi da suddividere alla fine tra i vincitori. Oggi la bestia figura anche tra i giochi di carte online, a testimonianza del grande valore tradizionale che le viene riconosciuto.
Ma come si gioca a bestia? Entrando nel dettaglio delle regole del gioco, il valore delle carte è lo stesso che si riscontra nella briscola. La carta più importante è dunque l’Asso, seguita dal 3. All’inizio del gioco il mazziere deve scoprire una carta il cui seme sarà quello principale della smazzata, per poi consegnare 3 carte a ciascun partecipante, partendo da quello seduto alla propria destra. Dopo la fase di dichiarazione, nella quale ci si può impegnare ad eseguire una presa con il seme di briscola o si può chiedere di cambiare le carte iniziali, il mazziere deve scoprire una carta e i vari giocatori devono provare a rispondere con una dello stesso seme o con una briscola. Chi ha la carta del seme giocato dal valore più elevato prende una carta e gioca la seconda carta. Alla fine il piatto viene diviso in basso alle prese, ma chi non riesce ad effettuare prese “va in bestia” e deve pagare l’equivalente dell’intero piatto.
Come per la maggior parte dei giochi di carte nel tempo sono state messe a punto alcune strategie anche nel gioco della bestia. Ogni scelta può rivelarsi fondamentale e cambiare l’esito di una partita sin dall’inizio, partendo dalla distribuzione delle carte. Se le prime carte ricevute apparissero insufficienti per eseguire almeno una presa, infatti, converrebbe passare il gioco. In questo modo si eviterebbe di andare in bestia e di doversi accollare il pagamento dell’intero piatto. Se un giocatore possiede una briscola è tenuto a giocarla: nel caso in cui non lo facesse, sarebbe costretto a corrispondere ugualmente l’equivalente del piatto. Decidere se bussare o passare è quindi importantissimo. Avere in mano una briscola non garantisce sempre una vittoria, perché se la carta è di valore basso gli avversari potrebbero averne una di maggior valore, motivo per il quale in alcune circostanze si è portati a passare pur possedendo una carta all’apparenza vincente.