Cos’è il fold nel poker - -
Cos’è il fold nel poker

Cos’è il fold nel poker

Il poker è ancora oggi uno dei giochi di carte più conosciuti in assoluto. Rispetto a molti altri si distingue per una notevole componente strategica, che si traduce in un’elevata quantità di mosse a disposizione dei partecipanti a una partita. I giocatori, chiamati a comporre combinazioni di carte migliori di quelle degli avversari, possono infatti puntare, passare e vedere tra un eventuale bluff e l’altro, ma forse non tutti sanno in cosa consiste il fold: un’opzione che può rivelarsi fondamentale nell’ottica della conquista del piatto.

In questo articolo tratteremo:

Significato del Fold

Quella di foldare è una decisione che richiede una certa dose di coraggio ai giocatori. Si tratta di un tipo di giocata che non tutti sanno come e quando eseguire, ma che in realtà può rivelarsi molto più utile di quanto si pensi. Il termine “fold” può avere diverse accezioni in inglese, ma nell’ambito del poker si può tradurre come “chiudersi”. Foldare significa infatti ritirarsi dalla mano, riposizionando le proprie carte sul tavolo o riconsegnandole al mazziere, rinunciando pertanto al piatto e perdendo la puntata. Il fold non va visto come una resa, anzi. I pokeristi più navigati, che osservano tutte le carte uscite, riescono a intuire meglio di altri quando i loro avversari potrebbero detenere un punteggio più elevato. Di norma il fold si verifica in seguito ad un rilancio o a una puntata. Si può foldare anche senza entrare nel piatto.

Quando foldare a Poker

Sapere quando foldare è essenziale per evitare di incorrere in perdite ingenti. Gli esperti del tavolo verde sanno che esistono diversi tipi di giocatori nel poker e che sono soprattutto i più aggressivi ad essere votati al fold. Si tratta pur sempre di una mossa che va adottata in una fase calda della partita e solo dopo aver analizzato numerosi fattori, come la propria posizione e quella degli avversari. Non è raro assistere a frequenti fold nei tornei professionistici. Anche chi si ritrova a giocare a poker online deve sapere quando lasciare o meno, specie se il contatto visivo con gli altri è più limitato. In teoria niente vieta di eseguire il fold quando si ha la possibilità di passare (fare il check), ma va da sé che nessuno si penalizzerebbe da solo in questo modo. In buona sostanza si è soliti foldare in due momenti precisi: prima del flop o dopo il flop.

Come funziona il Fold nel Poker

Il primo aspetto da considerare quando si pensa di foldare è ovviamente la situazione della mano. Se si possiede una cosiddetta “trash hand” sarebbe bene lasciare, specie se sono già in tanti ad essere entrati nel piatto. Chiaramente, chi si trova nella posizione “under the gun” ed è il primo a parlare finirà col foldare più spesso rispetto agli altri, che potrebbero rilanciare apposta per ridurre le disponibilità di chi è visibilmente in difficoltà. Di fatto non è troppo complicato capire se convenga o meno il fold nel pre-flop, mentre lo scenario diventa molto più intricato dopo il flop. Tuttavia, è possibile inquadrare qualche caso in cui il fold può risultare generalmente consigliato. Ad esempio, quando si chiama il rilancio di un altro giocatore che dopo il flop esegue una continuation bet, oppure quando il flop non ha fornito grandi soddisfazioni. I pokeristi più scafati arrivano a foldare anche per non far capire di aver bluffato poco prima, fingendo magari di possedere un punteggio molto alto. Se nemmeno al turn o al river la propria condizione migliora, il fold si rivela essere la soluzione più idonea per limitare le perdite. Lasciare può salvare molte chip da spendere nelle mani successive. Per i giocatori più preparati l’importante è non arrivare a pentirsi di non aver foldato prima.